Prosegue il dibattito e l’approfondimento delle condizioni di vita dei senza fissa dimora. I loro bisogni e le risposte dell’Amministrazione comunale, le strutture per l’accoglienza e quelle che favoriscono l’inclusione sociale. Ospiti delle commissioni Assistenza, Ambiente, Pari opportunità e Contrasto ai fenomeni di intolleranza, associazioni e cooperative che operano direttamente nel settore. Paolo Moreschi (coop. sociale “La Tenda”) ha sostenuto che non si deve solo parlare di posti letto dove trascorrere la notte ma anche di socialità e inclusione nel mondo del lavoro. I contratti di affitto degli alloggi si potrebbero intestare a Enti che garantirebbero per quanti scelgono un reinserimento sociale.
Per l’associazione “Opportunanda” è intervenuta Gabriella Bianciardi che ha sottolineato che i posti letto a disposizione non sono sufficienti, ancora di più in questo periodo di pandemia che riduce le possibilità di lavoro e con lo sblocco degli sfratti. Si devono poi aumentare, ha proseguito Bianciardi, gli spazi diurni aperti a tutti per favorire le relazioni sociali. Deve, infine, aumentare il numero degli operatori per costruire progetti di qualità e professionalità. Elena Patti dell’associazione “Relamondo” ha fondato il suo intervento sull’importanza delle relazioni e l’incontro con altri per aiutare, le persone in difficoltà, ai rapporti sociali.
Una mozione (che chiede di individuare nuovi luoghi di accoglienza e di stabilire nuove regole per l’accoglienza delle persone in difficoltà, non solo accoglienza notturna ma anche diurna) è restata sospesa in Commissione per ulteriori approfondimenti.
Tony De Nardo