Alle 10.25 è stato osservato, come in occasione di ogni anniversario, un minuto di silenzio. La strage di Bologna è ancora fortemente presente nella mente, nei ricordi e negli occhi degli italiani che in quel 2 agosto del 1982 si preparavano a raggiungere i luoghi di vacanza.
“L’ordigno che 42 anni or sono uccise a Bologna persone casualmente presenti quella mattina alla stazione ferroviaria, risuona ancora con violenza nel profondo della coscienza del Paese. Fu un atto di uomini vili, di una disumanità senza uguali, tra i più terribili della storia repubblicana. Un attacco terroristico che pretendeva di destabilizzare le istituzioni democratiche e seminare paura, colpendo comuni cittadini impegnati nella vita di tutti i giorni”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha commentato una delle pagine più drammatiche della storia italiana del dopoguerra. Più drammatica e più oscura, una pagina sulla quale non è stata ancora fatta completamente luce.
Oggi, a Bologna, il Comitato dei parenti delle vittime, rappresentanti delle istituzioni provenienti da ogni parte d’Italia e moltissimi cittadini hanno sfilato per le vie del centro per raggiungere la stazione, preceduti dall’autobus 37 che il giorno della strage si trasformò in ambulanza per trasportare i feriti negli ospedali, e ricordare le vittime.
Anche la Città di Torino, come ogni anno, attraverso la presidente del consiglio Comunale e con il Gonfalone ha voluto essere presente alla manifestazione per rinnovare vicinanza alle famiglie delle 85 persone che trovarono la morte tra la sala d’aspetto della stazione, a bordo del treno fermo al binario 1, nel parcheggio dei taxi e delle 200 persone che rimasero ferite.
Federico D’Agostino