Tre Commissioni consiliari (Servizi Pubblici Locali, VI e I) si sono riunite questa mattina per esaminare il contratto di servizio di Amiat, aziende del Gruppo Iren che gestisce i servizi di igiene urbana. A consigliere e consiglieri sono stati illustrati i tre ambiti principali del contratto, ovvero i servizi e lavori relativi alla chiusura e alla gestione post-operativa della discarica a Basse di Stura, la gestione dei servizi di viabilità invernale (con quattro livelli di intervento a seconda dell’intensità delle precipitazioni nevose) e, ultimo ma non meno importante, la gestione integrata dei rifiuti urbani. Su quest’ultimo aspetto si sono particolarmente soffermati i lavori della seduta di commissione. Dentro la definizione “gestione integrata dei rifiuti” rientra una vasta gamma di funzioni, a partire dalla raccolta dei rifiuti urbani e raccolta differenziata, con relativi lavaggi dei contenitori stradali, per proseguire con lo spazzamento manuale o meccanizzato, la pulizia delle sponde di Po e Dora, la rimozione dei rifiuti irregolarmente abbandonati. Ci sono poi la raccolta delle foglie, la pulizia del suolo nei mercati rionali, i lavori di lavaggio e disinfezione di aree definite “particolari” e delle aree gioco, il lavaggio delle strade ed altro ancora. A tutto questo, si aggiungono i cosiddetti “interventi a richiesta”: ad esempio, derattizzazioni, pulizia graffiti, rimozione rifiuti da discariche occasionali, collocamento e pulizia wc mobili.
Nel prossimo periodo, è stato precisato, verrà varato il nuovo Piano Annuale di Intervento per il 2022. Il Contratto di servizio, di durata ventennale, era invece stato stipulato tra i rappresentanti dell’aziende a quelli del Comune il 4 dicembre del 2013.
I responsabili di AMIAT presenti alla riunione hanno anche voluto sottolineare l’impegno nel rinnovo del parco automezzi: ad esempio, i trecento Apecar che erano in dotazione all’azienda sono ormai stati quasi completamente sostituiti da quadricicli elettrici
Negli ultimi 10 anni, secondo dati aziendali, il personale è diminuito di più di duecento unità, da 1836 a 1598: per le figure professionali operaie il numero è passato 1508 a 1421. Più netto, in proporzione, il calo nei ruoli amministrativi e direttivo, dovuto principalmente al trasferimento di alcuni servizi in ambito Iren. A proposito del personale, ricordiamo che nei giorni scorsi la VI commissione Ambiente aveva incontrato le rappresentanze sindacali di Amiat che, dopo la flessione negli organici dal 2012 ad oggi, hanno espresso soddisfazione per l’assunzione di 90 operatori in ambito Amiat e di 30 nell’ambito della San Germano, società facente comunque capo al Gruppo Iren) che si occupa in modo specifico di pulizia dei parchi e di raccolta foglie. Preoccupazione, invece, era stata espressa per la decisione dei vertici aziendali di esternalizzare il servizio di recupero ingombranti nella ex Circoscrizione IX e nella II, che a detta dei rappresentanti sindacali ha comportato notevoli problemi.
C.R. – F.D’A.