Nominati a Palazzo Civico, in occasione della festività patronale di San Giovanni, dodici Ambasciatrici e Ambasciatori di Torino e delle eccellenze del suo territorio, persone distintesi nei campi di cultura, economia, sport, arte, scienza, volontariato e impegno civile. A consegnare le onorificenze, in Sala Rossa, sono stati la sindaca Chiara Appendino e il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari. Questi i nominativi dei nuovi ambasciatori e ambasciatrici di Torino nel mondo: lo storico Alessandro Barbero, l’imprenditore informatico Benedetto Bellucci, l’imprenditrice e filantropa Cristina Di Bari, Sergio Durando, impegnato in attività a favore di giovani e migranti, la tennista Giulia Gatto Monticone, la nuotatrice Carlotta Gilli, l’antropologa Vanessa Anne Maher, il meteorologo Luca Mercalli, il musicista e terapeuta Pietro Morello, il dj Gabriele Ponte, il magistrato Raffaele Guariniello e la ricercatrice nel campo dei virus Valeria Cagno.
Nel corso della cerimonia, la sindaca Chiara Appendino ha sottolineato che “ogni città è grande, a suo modo, e può essere grande e ricordata per molti motivi: l’arte, la cultura, la sua storia, le sue peculiarità ed eccellenze. Ma ciò che credo faccia davvero la differenza” ha aggiunto, “è quando una città viene ricordata per le sue persone, perché non solo sono loro che l’hanno resa ciò che è fino a quel momento, ma sono anche quelle che continueranno a farla crescere e a prendersene cura. Ognuno di voi – ha proseguito la prima cittadina – rappresenta il fuoco di qualche talento, e pensare che i vostri nomi sono scolpiti nell’identità di Torino, città che ho l’onore di rappresentare, non può che rendermi orgogliosa“.
“La Città di Torino” ha dichiarato da parte sua il presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari, “continua ad aprirsi al mondo, e lo fa nominando dodici nuovi ambasciatori di altissimo profilo internazionale. Dobbiamo essere tutti orgogliosi delle eccellenze di Torino e del suo territorio. Questa è la strada giusta per fare in modo che si conosca quanto di buono è in grado di offrire la nostra stupenda città”.
Claudio Raffaelli