Il tema delle occupazioni che si verificano in città a danno della proprietà pubblica negli stabili di ATC sono state il tema dei lavori dell’ultima seduta della 1^ Commissione consiliare, riunita in seduta congiunta con la 4^. La discussione si è sviluppata attorno all’ordine del giorno presentato del consigliere Giuseppe Catizone (Lega) che andrà al voto in Sala Rossa in una delle prossime sedute. L’atto esprime la necessità di introdurre nuove norme del codice di procedura civile che consentano la restituzione immediata degli immobili occupati e invita il sindaco ad attivarsi affinché “i progetti e i disegni di legge depositati possano proseguire il loro iter legislativo, sollecitando un’urgente definizione per poter ripristinare un ordine di giustizia sociale e per tutelare, soprattutto, le fasce più deboli”.
A nome dell’esecutivo di Palazzo civico è intervenuto l’assessore al Welfare comunale, Jacopo Rosatelli, che ha espresso parere negativo alla proposta, ritenendola incoerente e generica nelle indicazioni. Rosatelli ha ricordato le dimensioni del fenomeno in città: i dati risalenti alla fine dello scorso anno mostrano come su 18.512 alloggi di edilizia sociale ne risultino occupati abusivamente 177. L’emergenza di cui si dovrebbe parlare, ha aggiunto l’assessore, è la presumibile valanga di sfratti in arrivo a seguito della recente decisone governativa di rimozione del blocco. Infine, un dato: sono 736 gli alloggi e gli spazi sfitti e vuoti che a Torino possono potenzialmente generare occupazioni abusive.
(Roberto Tartara)