Snodo nevralgico del ortofrutticolo regionale, il Caat Centro Agroalimentare Torino, situato a Grugliasco, alle porte della città, è una microcosmo dove si intersecano interessi, professionalità, lavoro. Operativo dal 2002, in sostituzione dei vecchi Mercati Generali, il CAAT è fra i dieci mercati all’ingrosso più grandi del Paese e ha dimensioni davvero importanti. Sui 440mila metri quadrati di area mercatale, ogni anno 80 produttori con relativi stand di vendita e 150 produttori, in uno spazio loro riservato, movimentano 550mila tonnellate di merce per un valore di oltre 500 milioni di transazioni. Una realtà che incide in modo consistente sull’economia locale dove, questa mattina, si sono recati i consiglieri delle commissioni “Servizi pubblici locali”, “Commercio” e “Ambiente” per vedere da vicino le caratteristiche della struttura e delle operazioni che vi si svolgono. Accompagnati dal direttore generale Gianluca Cornelio Meglio, dal presidente Marco Lazzarino e dal presidente dell’Associazione Grossisti Ortofrutticoli del Piemonte (APGO) Stefano Cavaglià, si sono immersi per poco più di un’ora nel brulichio delle contrattazioni di vendita e nel frastuono dei mezzi per la movimentazione delle merci che si muovono velocemente, con coordinate precise quanto sconosciute ai non addetti, nel lungo padiglione centrale che ospita gli stand dei grossisti. Nel dettagliare le caratteristiche di un mercato in espansione, Meglio ha voluto ribadire le tendenze che stanno caratterizzando la struttura sotto la sua gestione. In particolare l’attenzione all’efficienza energetica che passa attraverso la promozione di una mobilità interna sostenibile grazie all’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, il teleriscaldamento, che permette al CAAT di alimentare il riscaldamento attraverso scarti industriali di altre imprese. La valorizzazione e gestione dei rifiuti, un utilizzo ragionato delle risorse idriche, la sensibilizzazione all’uso sostenibile di imballaggi. Un altro grande tema che negli ultimi anni è stato affrontato è quello del contrasto allo spreco alimentare e la promozione del consumo consapevole, di cui si fanno carico tre associazioni no profit che operano in accordo con i grossisti per il recupero dei prodotti invenduti. Al termine del sopralluogo, il presidente della commissione Servizi pubblici locali Angelo Catanzaro, ha precisato che seguiranno altri incontri con le associazioni di categoria che operano all’interno del mercato, per approfondire e provare a risolvere criticità già emerse durante il confronto di questa mattina. Fra tutte, l’insistente richiesta di una parte considerevole dei grossisti che propone una riorganizzazione dell’orario, da realizzare posticipando l’orario di apertura del mercato e riducendo le ore notturne di contrattazione e vendita.
Marcello Longhin
#APGO