“Chissà se un giorno non lontano il premio letterario Marello riuscirà a diventare un’iniziativa di tutta la Città” ha detto il vice presidente Enzo Lavolta, sul palco del teatro Monterosa in Barriera di Milano, in rappresentanza ufficiale della Città.
“E perché non un premio di caratura nazionale” ha risposto Silvia Magino, la presentatrice del Marello.
Non sono dunque mancati i buoni propositi durante la premiazione dell’edizione 2017 del concorso letterario Stefano Marello; il fiore all’occhiello della Circoscrizione 6, come riporta il pieghevole di presentazione della rassegna letteraria torinese nata undici anni fa, nel 2004.
Sabato 21 ottobre si è celebrato l’atto conclusivo di un’iniziativa sorta in memoria di Stefano Marello, cresciuto a Santo Stefano Belbo e grande appassionato di letteratura, specie dei cantori della sua terra, in particolare di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio. Il fratello Angelo, in collaborazione con la vedova Rita e la figlia Katia, ha dato origine al concorso, divenuto nel corso degli anni una passerella nazionale (centinaia i partecipanti, in tutte le edizioni) per gli scrittori debuttanti e gli studenti delle scuole superiori.
L’edizione di quest’anno ha proposto ai concorrenti un tema impegnativo, riportando alla memoria una ricorrenza che ha segnato una svolta e una conquista significativa della nostra patria. Settantuno anni fa, in occasione delle elezioni amministrative del 10 marzo 1946 per la prima volta le donne poterono presentarsi alle urne come elettrici: una conquista di civiltà dopo anni di battaglie palesanti il loro ruolo centrale non solo nella famiglia, ma anche nella collettività.
Il concorso è diviso in quattro sezioni, due di poesia e due di narrativa. Un occhio di riguardo è stato riservato agli studenti degli istituti superiori, riservandone la partecipazione esclusiva a due sezioni, con l’idea di trasmettere i valori del rispetto reciproco nelle differenze nel periodo di formazione scolastica. Come nelle precedenti edizioni, la sezione dedicata al libro edito di poesia non è stato vincolato da temi specifici.
Durante la premiazione è stato presentato un volume narrante i dieci anni del concorso, con immagini e contributi di Massimo Novelli, Bruno Gambarotta, Mario Brusa, Valentino Castellani, Enzo Ghigo e Sergio Chiamparino. In questi dieci anni di attività, il concorso ha acquisito un prestigio che ha varcato i confini locali, come testimonia la partecipazione da molte regioni d’Italia.
(Roberto Tartara)