La Commissione Ambiente del Consiglio comunale ha potuto visitare il parco dell’ex galoppatoio militare del Meisino, l’area verde riaperta dalla Città alla fine dello scorso mese di ottobre. Non appena sarà possibile – hanno evidenziato il presidente della Commissione Federico Mensio e l’assessore Alberto Unia – si inaugurerà il nuovo spazio con una cerimonia pubblica. Il sopralluogo era già stato programmato lo scorso autunno a ridosso della riapertura del parco ma venne annullato nel rispetto delle norme per l’emergenza Covid. Oggi le prescrizioni previste per le zone ‘gialle’ consentono anche la ripresa dei sopralluoghi delle Commissioni comunali e la prima trasferta dei consiglieri è avvenuta nell’area naturalistica del territorio della Circoscrizione 7 attigua al cimitero di Sassi. Nell’occasione, il presidente della Circoscrizione Luca Deri ha auspicato l’organizzazione di percorsi guidati per l’osservazione dell’avifauna nell’area naturale limitrofa. Si diceva del parco. Sono oltre quattro ettari – più di quarantamila mq pari a circa la metà dello spazio verde attorno all’ex galoppatoio – ad essere tornati a disposizione della cittadinanza. Nei limiti di un budget ridotto, l’anno scorso i tecnici comunali del verde pubblico hanno lavorato sulla messa in sicurezza dello spazio con l’intento di dare continuità alle caratteristiche della zona: la riserva naturale del Meisino. Pochissimi gli abbattimenti eseguiti di alcune piante ammalate, mentre sono state demolite parti residue usate un tempo per le esercitazioni equestri (il galoppatoio è chiuso ormai da una decina di anni). È nato un sentiero naturalistico e i ciclisti dispongono di un percorso all’interno dell’area. Il parco è stato delimitato per evitare accessi impropri nella vecchia struttura militare, mentre lungo le sponde del Po sono state rimosse soltanto le parti pericolanti. Segnalazioni sono giunte durante il sopralluogo dalla Consulta comunale per l’Ambiente e il Verde e dalle associazioni per l’installazione di cartelloni con le tabelle dell’area che evidenzino il contesto della zona naturalistica.
(Roberto Tartara)