All’ospedale Mauriziano di Torino è stata inaugurata stamane una nuova apparecchiatura diagnostica ad alta tecnologia ultra specialistica che unisce le immagini radiologiche (la cosiddetta TAC) di ultima generazione con quelle medico-nucleari (la Pet, Positron Emission Tomography). Una migliorata immagine diagnostica si accompagnerà a una minore esposizione del paziente alle radiazioni e a una esecuzione più rapida dell’esame, hanno spiegato Riccardo Pellerito (direttore della Medicina Nucleare) e il direttore del Mauriziano, Silvio Falco.
La conformazione dell’apparecchio, diviso in due porzioni coassiali ma separate, migliora il confort del paziente che si sentirà meno «chiuso» durante l’acquisizione. Quindi velocità, riduzione della dose, confort, rendono oggi questa dotazione la più innovativa tra le poche già presenti in Piemonte.
L’investimento è stato cospicuo: la nuova Pet-TC è stata acquistata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, che ha stanziato un milione e 860 mila euro per aumentare il livello qualitativo della diagnostica offerta ai pazienti del Mauriziano, centro di primo livello del quadrante regionale Torino ovest e riferimento, nell’ambito della medicina nucleare, per il territorio non solo torinese. Inoltre hanno contribuito l’azienda ospedaliera stessa, con 500 mila euro, e l’assessorato alla Sanità della Regione.
Molte le autorità istituzionali cittadine intervenute alla presentazione; la Città di Torino è stata rappresentata dal consigliere e presidente della Commissione consiliare Lavoro, Commercio e Artigianato, Andrea Russi.
(Roberto Tartara)