Il nome di Carlo Abarth da oggi è entrato nella toponomastica torinese. Il tratto di strada di via Anselmetti, tra via Plava e corso Orbassano, questa mattina è infatti stato intitolato al fondatore della Abarth e C.
Di origine austriaca, nel 1945 si trasferisce a Merano e diventa cittadini italiano. Accanto all’attività delle corse e alla produzione di auto da competizione, negli anni ’50 e ’60 dà vita alla produzione di kit (tra questi le marmitte) per elaborazione per vetture di serie che ne aumentano potenza, velocità e accelerazione, nello stabilimento torinese di via Trecate.
La sua figura è stata ricordata dal presidente del Consiglio Comunale, Francesco Sicari: “Oggi è un giorno importante, quarant’anni fa ci lasciava un grande imprenditore che, davanti ad un destino poco benevolo nei suoi confronti (subì due gravi incidenti) si è reinventato come innovatore ed imprenditore. Il nome Abarth è entrato nelle case di milioni di persone in tutto il mondo. In una società come la nostra che vede l’automobile come uno dei veicoli maggiormente utilizzato per il trasporto privato, il marchio Abarth rappresenta qualcosa di più, un vero e proprio carattere distintivo. Non sta a me fare ipotesi su quello che sarà il futuro della mobilità ma sta a me unire il nome di Carlo Abarth con Torino, una città che dall’industria automobilistica ha per decenni ottenuto molto, con l’auspicio che possa ottenere ancora in futuro, magari sotto il segno dello Scorpione.
Nel suo saluto, la presidente della Circoscrizione 2, Luisa Bernardini, ha espresso soddisfazione per l’intitolazione a Carlo Abarth in un territorio in cui è ancora presente una realtà produttiva legata all’automobile ma che, con TNE, può ottenere nuova vitalità, grazie alla riconversione di un’area dismessa in area industriale.
“Questo è il modo migliore per chiudere i festeggiamenti per il 70° anniversario della nostra marca, ha affermato Luca Napolitano, responsabile brand Fiat e Abarth. “Da quando un giovane appassionato di corse e motori fondò la marca Abarth sono stati costruiti 70 anni di storia e di grandi successi, 10 record mondiali, 133 record internazionali, oltre 10 mila vittorie sui tracciati e sulle piste di tutto il mondo. Per noi questa giornata rappresenta uno spunto per guardare al futuro di questa marca con passione ed energia rinnovata”.
Roberto Giolito responsabile dipartimento Heritage di FCA ha sottolineato come “non sia casuale la scelta del sedime e dimostra come i valori e gli ideali del grande patrimonio automobilistico torinese continuano ad animare l’attività della nostra azienda. Ne è prova l’Heritage hub, a poca distanza da via Abarth, che custodisce oltre trecento esemplari di vetture ideate e progettate a Torino”.
Prima dello scoprimento della targa, a cui hanno preso parte con le autorità e le personalità presenti anche la signora Anneliese Abarth, moglie dell’imprenditore, il saluto dell’assessore con delega alla Toponomastica Sergio Rolando che ha sottolineato come il nome Abarth “faccia brillare gli occhi a tutti gli automobilisti appassionati di sportività”.
Federico D’Agostino