Dal 2016, in occasioni delle ultime elezioni amministrative, alcune Circoscrizioni di Torino erano state accorpate, secondo quanto previsto dal Regolamento sul decentramento. L’attuale Circoscrizione 8 ha modificato i suoi confini con l’unione dei territori della ex 8 e della ex 9. Così è accaduto per la nuova Circoscrizione 2, nata dalla fusione della vecchia 2 e della ex 10. Una rivoluzione oggetto di approfondimento da parte della commissione Decentramento, recentemente istituita, sotto la presidenza della consigliera Maura Paoli. In particolare, nell’ultima riunione tenutasi a Palazzo civico, la presidente ha chiesto a Davide Ricca e a Luisa Bernardini, rispettivamente presidenti delle Circoscrizioni 2 e 8, di esporre i problemi riscontrati nel processo di accorpamento, come sono stati affrontati e quali effetti positivi hanno prodotto.
Da parte di Bernardini, è stata evidenziata la complessità di un percorso che ancora non si è concluso, vista la disomogeneità dei territori unificati, soprattutto in relazione al numero degli abitanti: 104 mila la ex circoscrizione 2, 35 mila la ex 10. Sono stati affrontati problemi di logistica, l’individuazione della sede (che tuttavia non ha comportato la chiusura di uno dei due vecchi centri civici) e la localizzazione degli uffici oltre a metodi diversi da parte del personale delle vecchie due circoscrizioni nell’affrontare le questioni amministrative. E in alcuni casi, ha sottolineato, si è dovuto fare i conti con atteggiamenti di tipo campanilistico. I problemi maggiori riscontrati, in ogni caso, riguardano il personale che, a differenza di quanto possa sembrare, non è raddoppiato ma si è andato riducendo alla luce dei pensionamenti e dei mancati turn over.
Per Ricca si è arrivati ad un accorpamento senza “istruzioni per l’uso”. Cambiamenti come questi, ha sottolineato, non vanno gestiti con tagli di risorse che, anzi, dovrebbero essere incrementate soprattutto in relazione a territori molto vasti e con conformazioni molto diverse (il territorio della Circoscrizione 8 ha un’estensione di 24 km quadrati che comprendono anche l’area collinare). Alle Circoscrizioni, ha evidenziato, è venuta meno “la leva politica” nel poter dare risposte ai cittadini, soprattutto sul piano sociale, che restano prioritarie.
Tra i punti di forza, pur nella carenza di risorse umane, Ricca individua il personale che, ha rimarcato, è stato capace di mettersi in gioco e di reggere la trasformazione oltre ai consiglieri che sono stati capaci di comprendere i reciproci territori.
Federico D’Agostino