Il progetto Clessidra verde, ottenendo il 70% del consenso dei cittadini votanti contro il 30% del progetto Clessidra sportiva, aprirà il cantiere a settembre.
Frutto del Bilancio deliberativo che ha visto la partecipazione della Circoscrizione 1, dell’Università e degli stessi cittadini, la Clessidra (dalla conformazione dell’area), che si estende da corso Mediterraneo e corso Turati, nei pressi dell’ospedale Mauriziano, e che funge da copertura di una porzione di passante ferroviario, a fianco di corso Tirreno, vedrà la riqualificazione del “pratone” che si presenta come un collegamento prospettico tra la collina e le Alpi.
Il progetto è stato illustrato, questo pomeriggio, dall’architetta Alessandra Aires, del Comune di Torino, nel corso della riunione congiunta delle commissioni Viabilità e Ambiente, presieduta da Roberto Malanca.
Sistemata nel 2015 la parte storica del giardino lungo corso Turati, con area giochi, area cani e zone di passeggio, si tratta ora di completare l’intervento dell’area a ridosso della Spina 1.
I lavori, che prevedono la realizzazione di aree relax, percorso fitness, zone di “campagna” con orti urbani, terranno conto della presenza del futuro cantiere delle Ferrovie per la realizzazione della stazione Zapata.
Non potranno essere piantati alberi di alto fusto, essendo il parco realizzato sulla soletta del passante, e potendo contare solo trenta centimetri di terra. Tuttavia, ha spiegato Aires, saranno comunque create zone d’ombra, utilizzando contenitori di terra sufficienti per piantare piante come glicine o falso gelsomino.
Il parco, progettato in periodo pre covid, sarà dotato di un’aula all’aperto che risulta, ora, quanto mai attuale.
Tutti i materiali utilizzati saranno riciclati o riciclabili. Per l’illuminazione, si sta valutando con Iren l’installazione di pali con pannelli fotovoltaici, in grado di autoalimentarsi.
Federico D’Agostino