Palazzo Civico ha ospitato, nella giornata di venerdì 4 novembre, una intensa giornata di confronto sul tema delle #espulsioni e dei rimpatri. Organizzato dall’Ufficio del Garante dei #diritti delle persone private della #libertà personale della Città di Torino, il convegno “Tornare indietro – Evoluzioni e involuzioni del sistema espulsivo italiano” ha, infatti, provato a fare il punto, attraverso la testimonianza di esperti ed operatori, sui percorsi virtuosi e sulle criticità che contraddistinguono il sistema dei respingimenti nel nostro Paese. Dal 2017 l’Ufficio della Garante è parte della rete territoriale per il monitoraggio dei #rimpatri forzati (FAMI) ed è operativo in veste di organo di garanzia per la tutela dei diritti delle persone trattenute nel Centro di permanenza per i rimpatri di #Torino. Prima del convegno vero e proprio, i rappresentanti delle istituzioni hanno portato i saluti ufficiali. Aprendo la serie degli interventi, l’assessore Jacopo Rosatelli ha rimarcato la necessità di mantenere alta l’attenzione sul rischio di trascurare o dimenticare le persone straniere trattenute nei CPR, già particolarmente esposte all’esclusione, mentre occuparsi di loro significa qualificare in modo positivo un’amministrazione. Si è detto poi perplesso sul meccanismi del sistema di detenzione amministrativa, che andrebbe migliorato nell’aspetto della tutela delle persone.
Gli ha fatto eco Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio comunale, che, dopo avere lodato lo spirito dell’iniziativa, ha voluto sottolineare il fallimento dell’utilizzo di determinate strutture per agevolare il rimpatrio, reso evidente dai numeri, sia nel caso dei rimpatri forzati ancora di più per quelli volontari. A sua volta, nel presentare i lavori della giornata, la Garante Maria Cristina Gallo ha posto l’accento sulla necessità di potenziare gli accompagnamenti per i migranti in uscita dai CPR. La giornata è poi proseguita con l’intervento della Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale Elena Adamoli, che ha riportato i dati riguardanti i rimpatri dell’anno scorso e nei primi mesi del 2022 e ha aggiornato sulle modalità con cui avvengono i rimpatri fra voli di linea, charter, scorte e operazioni congiunte delle varie nazioni europee. A seguire, per concludere la giornata di approfondimento, tre diversi tavoli hanno messo di fronte rappresentanti delle istituzioni coinvolte a vario titolo sulla questione dei respingimenti e dei rimpatri: sul tema del monitoraggio dei rimpatri forzati; sulla tutela dei diritti delle persone trattenute nei Centri di permanenza per il rimpatrio; sulla visione critica del meccanismo di espulsione e la criminalizzazione del migrante dal trattenimento al rimpatrio.
Marcello Longhin