È stato ricordato, questa mattina, al cimitero Monumentale, padre Ruggero Cipolla, storico cappellano del carcere “Le Nuove”.
Scomparso il 1 dicembre 2006, cittadino onorario di Torino, durante la Resistenza aveva assistito numerosi partigiani e antifascisti e fu vicino a quanti di questi vennero condannati a morte.
Padre Ruggero, il cui anniversario di nascita, 109 anni fa, cade proprio il 2 dicembre, fu riferimento per i detenuti anche in anni successivi alla Liberazione, in grado di entrare in relazione con i detenuti cercando e valorizzando gli aspetti positivi delle persone prima degli errori.
Carlotta Tevere, in rappresentanza della Città, al termine della funzione religiosa, ha sottolineato da un lato il conforto spirituale offerto dal frate, dall’altro il suo impegno nel tutelare la dignità delle persone in carcere. In questo senso, ha sottolineato, il Comune di Torino ha in qualche modo raccolto l’eredità di padre Ruggero, proponendo, attraverso l’attività del Garante dei diritti dei detenuti, iniziative per il miglioramento della vita delle persone detenute. Testimonianze legate alla figura di padre Ruggero sono state portate anche dal direttore del museo “Le Nuove”, Felice Tagliente e da alcuni agenti di Polizia penitenziaria nonchè da studenti dell’istituto Bosso – Monti. Presso la tomba di padre Ruggero, autorità e studenti si hanno deposto un imaggio floreale.
Federico D’Agostino