Su richiesta dei consiglieri Mimmo Carretta (PD) e Deborah Montalbano (DemA), il 29 luglio 2019 è intervenuto in Consiglio comunale l’assessore a Polizia Municipale e politiche per la sicurezza Roberto Finardi a fornire comunicazioni sulla situazione del giardino Ferruccio Novo.
Lo scorso 19 luglio – ha spiegato Finardi – la Sindaca ha emesso un’ordinanza di sgombero dell’area, che è stata liberata non appena l’atto è stato notificato. Un provvedimento – ha aggiunto – necessario per tutelare il decoro e restituire l’area alla fruizione della cittadinanza. La Città – ha concluso – installerà dissuasori per impedire la sosta di camper e furgoni.
La consigliera Deborah Montalbano (DemA) si è stupita dell’ordinanza di sgombero, emessa dalla Sindaca senza alcun atto di condanna di certe realtà come Casa Pound che hanno minacciato i nomadi che stazionavano nel giardino.
Il consigliere PD Mimmo Carretta, pur riconoscendo che la situazione era difficile e complicata, ha affermato che, se la soluzione erano le ruspe, si poteva intervenire prima, già due anni fa. Ha quindi domandato che fine abbiano fatto le famiglie e i bambini che vivevano nel giardino.
Anche la consigliera Eleonora Artesio (Torino in Comune) si è mostrata delusa per come è stata affrontata la situazione, con un atteggiamento di forza, senza attuare alcuna politica di integrazione.
Il Comune di Torino deve fare rispettare leggi e regolamenti – ha affermato il consigliere Antonino Iaria (M5S) – e ogni giorno lavora per affrontare situazioni complesse, anche con il nuovo Regolamento per i campi nomadi, senza posizioni ideologiche e senza farsi tirare per la giacchetta da Casa Pound o dai “buonisti”.
Le regole – ha detto il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano – si potevano far rispettare prima, soprattutto per tutelare i minori e per non consegnare quello spazio pubblico a Casa Pound o agli “autonomi”.
Il capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca si è congratulato con sindaca e assessore Finardi per la coraggiosa ordinanza, che ha finalmente restituito un altro angolo di Torino ai cittadini: bisogna però garantire – ha concluso – legalità e normalità in tutta la città.
Massimiliano Quirico