Caduto Mussolini, firmato l’armistizio l’8 settembre 1943, l’esercito italiano era allo sbando.
In assenza di direttive, un gran numero di militari negò la disponibilità a continuare la guerra a fianco delle forze armate tedesche e delle formazioni della repubblica di Salò.
Questa scelta diede vita alla costituzione del 1° Raggruppamento Motorizzato, protagonista delle battaglie di Monte Lungo (dicembre 1943) e di Monte Marrone (aprile 1944) e, successivamente, al Corpo Italiano di Liberazione (aprile – ottobre 1944).
Ma questa scelta, per migliaia di militari, significò la prigionia e la deportazione nei lager tedeschi.
Questa mattina, in occasione del 79° anniversario dell’armistizio, su iniziativa dell’Associazione Combattenti e Reduci – sezione Monte Sabotino – e dell’Associazione Nazionale ex Internati, si è reso omaggio, con la deposizione di una corona di alloro, presso il monumento di corso Trapani angolo via San Paolo, ai 600 mila militari che rifiutarono la sopraffazione nazista e fascista.
Alla cerimonia era presente anche una rappresentanza della Città di Torino.
La scelta coraggiosa di quei militari di non cedere alla sopraffazione, al fanatismo, al culto della razza e alla volontà di dominio, ha sottolineato la presidente del Consiglio Comunale, rappresenta un dono, vivo ancora oggi, che permette di continuare a scegliere.
Federico D’Agostino