Fino all’attuazione del Decreto Legge 113/2018 e al decreto del Ministero dell’Interno, che dovrà fissare i parametri richiesti ai Comuni, la Polizia municipale non avrà in dotazione la pistola a impulsi elettrici (Taser) per partecipare alla fase sperimentale. Ciò è stato richiesto da una mozione approvata dal Consiglio comunale l’11 marzo scorso.
Il documento sottolinea che molti organismi internazionali (Onu, Corte europea dei diritti dell’Uomo, Amnesty international) si sono espressi contro questo tipo di arma che può essere utilizzata anche come mezzo di tortura, oltre che causare la morte. La stessa azienda produttrice (Taser International Incoporated) dichiara che il rischio di morte è dello 0,25% (una persona su 400 rischia di morire se colpita da una Taser).
Successivamente ai decreti si valuterà con il Comandante del Corpo di Polizia Municipale, con l’assessore al Bilancio, e sentite le Organizzazioni sindacali, l’opportunità di partecipare alla sperimentazione.
Tony De Nardo