“Torino. Prigione della cittadella: 20 gennaio, anno 011 del nuovo secolo. Il prigioniero, o ciò che il prigioniero era divenuto, uccise anche il piantone di guardia. Una mano era entrata nella gola, l’altra gli aveva praticamente strappato il braccio con impressionante ferocia e facilità. Prese le chiavi del portone, aveva percorso i corridoi delle prigioni senza dare alcun peso alla striscia di sangue che lasciava sulla pietra, rossa coda della morte. Nessun rumore, nessun controllo, nessun ostacolo. Alle sue spalle un cadavere e l’orrore nella cella semi chiusa“.
È ambientato per buona parte a Torino il nuovo libro di Paolo Vallerga, “Il risveglio di Fenrir” (edito da La fabbrica delle Illusioni, disponibile su Amazon) e le sue vicende hanno come sfondo un inizio ottocento Verniano, quasi gotico, ricco di tecnologie steampunk. Il progetto narrativo è nato 8 anni fa da un’idea di Vallerga: la creazione della storia attraverso l’ascolto delle canzoni del gruppo musicale Therion, band svedese di metal sinfonico i cui musiscisti si sono trovati a far parte del libro come personaggi. Il romanzo è stato preceduto dalla creazione di un gioco da tavola e da un cortometraggio in cui la musica della band è protagonista. La narrazione, una battaglia dell’antica lotta tra bene e male, fa intrecciare la Torino magica e la mitologia nordica, elemento chiave nella musica dei Therion e del loro fondatore, Christofer Johnsson. Questa mattina l’opera è stata presentata dall’autore in Sala Carpanini, accolto dal presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci che ha sottolineato come Palazzo Civico sia la casa di tutti i torinesi e dunque il luogo ideale per presentare un libro come questo, ambientato nella nostra città. Alla presentazione è intervenuta anche l’assessora alla cultura, Francesca Paola Leon, soddisfattta per un’iniziativa culturale che vede protagonista la città. La presentazione è stata arricchita dalla partecipazione di un ospite d’eccezione, l’attore Roberto Zunino, che ha letto alcuni brani del libro.
Carola Bortesi
Nella foto, da sinistra: Christofer Johnsson, Fabio Versaci, Paolo Vallerga