Partito con un accordo del 2016 e un piano di azioni positive nel 2017, lo smart working – il lavoro agile – si sta diffondendo sempre più nel Comune di Torino.
Sono ora 316 gli smart workers comunali, ai quali si aggiunge una cinquantina di dipendenti inseriti in progetti speciali: Ediliziagile, 6Smart, Smart care, One smart, Biblioteca musicale.
Lo ha spiegato la responsabile del progetto, Elena Miglia, in una seduta delle Commissioni Smart City, Prima, Terza e Controllo di gestione, presieduta da Aldo Curatella, alla presenza dell’assessora all’Innovazione Paola Pisano.
Si tratta di una modalità di lavoro attivata su richiesta del dipendente (e approvata dal dirigente) che consente di lavorare da casa fino a tre giorni al mese, evitando costi (e stress) legati agli spostamenti da e per il lavoro e favorendo la conciliazione tra tempi di lavoro e di vita. Un’occasione per rompere la routine quotidiana, aumentare l’autonomia lavorativa e – come hanno spiegato gli Uffici – anche per migliorare i rapporti con responsabile e colleghi di ufficio.
Ulteriori informazioni sulla pagina web dedicata.
Massimiliano Quirico