I carrelli della spesa sono sistemati secondo l’ordine di arrivo. Appartengono a stranieri e italiani, accomunati da una condizione di povertà economica, in attesa di ricevere il pacco di prodotti alimentari per la famiglia o vestiario. Siamo al Centro di Carità Padre Arsenio di via degli Abeti, 15, alla Falchera, zona nord di Torino.
Qui, ogni due settimane, divisi per turni, un’ottantina di famiglie della Falchera stessa e di Barriera di Milano, vengono a ritirare prodotti di prima necessità, forniti al centro dal Banco alimentare, dall’Esselunga e da alcune farmacie.
Questa mattina, la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, si è recata in visita al Centro ospitato nella storica sede del circolo culturale Sant’Efisio. Un’occasione per vedere all’opera i volontari e per partecipare, in prima persona, alla preparazione di alcune borse con pasta, salsa di pomodoro, biscotti e prodotti per l’igiene e per ascoltare storie toccanti. Come quella della signora Rosa (nome di fantasia) che, pur in condizioni di disagio economico, ospita una ragazza sottoposta a cure oncologiche, recentemente sfrattata. Per la signora Rosa, ovviamente, la dotazione personale è stata aumentata.
Qui, le famiglie in difficoltà, ricevono sostegni alimentari ma raccontano le loro storie, facendo emergere altri bisogni che vengono immediatamente intercettati e ai quali si tenta di dare una risposta. C’è chi è arrivato in Italia su un barcone, c’è chi ha perso tutto durante la pandemia. Solo chi ha un Isee entro i 6000 euro ha diritto a ricevere il sostegno. Alcune famiglie sono numerose, in totale circa 250 persone prese in carico.
Oltre ad avere la funzione di dispensario alimentare, il Centro, fondato da dalla Missione di Carità Padre Arsenio, ha recentemente inaugurato un centro ascolto e di presa in carico di richiedenti aiuto, un servizio di orientamento nella rete di solidarietà laica e religiosa cittadina per richieste di sostegno non gestite direttamente oltre ad un servizio di accompagnamento digitale per l’espletamento di pratiche burocratiche o prenotazioni on line che richiedono competenza digitale.
Federico D’Agostino