Alla presenza dell’assessora alla cultura, Francesca Paola Leon, è statap resentata nel pomeriggio alla Commissione cultura, presieduta da Daniela Albano, la 36° edizione del Torino Film Festival.
Emanuela Martini, direttrice del festival, accompagnata da Sergio Toffetti, presidente del Museo del Cinema, ha messo in rilievo i punti di forza e le novità della rassegna che si svolgerà dal prossimo 23 novembre al primo dicembre e che avrà sede nelle tre sale del cinema Massimo di via Verdi 18, nel cinema Reposi di via XX settembre 15 e nel cinema Classico di piazza Vittorio Veneto 5. Mobilitati anche gli spazi della Mole con i rinfreschi di apertura e chiusura del Festival.
Nelle cinque sezioni di opere (Torino 36, Internazionale.Doc, Italiana.Doc, Italiana.Corti, Fipresci) selezionate tra più di 4000 lavori, saranno proposti al pubblico 133 lungometraggi, 23 mediometraggi e 22 cortometraggi, con 34 anteprime mondiali, 23 anteprime internazionali e 59 anteprime italiane.
A presiedere la giuria della sezione Torino 36 il grande regista cinese Jia Zhang – ke, autore, tra molte altre opere di valore, di Still Life, Leone d’Oro nel 2006 alla Mostra cinematografica di Venezia.
Apertura delle proiezioni il 23 al Massimo con The Front Runner di Jason Reitman, che uscirà in Italia a febbraio del 2019, e chiusura con l’atteso lavoro di Nanni Moretti, Santiago, Italia, prima mondiale del documentario che racconta i mesi successivi al golpe cileno dell’11 settembre 1973 e il ruolo svolto dall’ambasciata italiana a Santiago nel mettere in salvo centinaia di oppositori del regime instaurato da Pinochet.
Molti gli eventi collaterali: segnaliamo tra tutti il conferimento, il 29 novembre, del Gran Premio Torino a Jean Pierre Léaud, icona della Nouvelle Vague, attore che non smette di regalare grandiose interpretazioni.
Tra gli omaggi dedicati a opere non in concorso la giornata dedicata a Ermanno Olmi, racconto della sua complessa evoluzione di autore, dai primi cortometraggi industriali ai lavori per la RAI, come Nascita di una formazione partigiana
passando per un capolavoro come Il mestiere delle armi, fino a E venne l’uomo, intervista allo stesso Olmi realizzata da Federico Pontiggia nel 2016.
Con il restauro e la riproposizione dei due film, un omaggio anche all’Ettore Scola di Trevico – Torino (alla presenza della protagonista, Vittoria Franzinetti e di Diego Novelli, autore della sceneggiatura) e a Gabriella Rosaleva, che nel 1982 con Processo a Caterina Ross ricostruì con asciutto rigore il processo del 1697 a una giovane contadina svizzera accusata di stregoneria.
Guest director di questa edizione, Pupi Avati, che nella sezione Unforgettables porta con la sua passione per la musica una selezione di quattro film dedicati a Charlie Parker (Bird di Clint Eastwood), Glen Miller (The Glenn Miller Story, di Anthony Mann), Benny Goodman (Benny Goodman Story di Valentine Davies) e Glenn Gould (32 piccoli film su Glenn Gould di Francois Girard).
Il sito del TFF: http://www.torinofilmfest.org/
Silvio Lavalle