La Commissione contro Intolleranza e Razzismo ha oggi incontrato Brahim Baya, dell’Associazione Islamica delle Alpi (AIA), che ha illustrato il progetto Yalla Aurora, un’iniziativa che punta a stimolare aggregazione, coesione e partecipazione civica tra i residenti di Borgo Aurora, a partire dai giovani, sia quelli italiani che quelli aventi alle spalle un percorso legato all’immigrazione. Questi ultimi, ha sottolineato Baya (in foto) in quella zona della nostra città rappresentano la metà delle persone sotto i 25 anni.
A partire dalla ristrutturazione di un’ex sartoria abbandonata, in via Chivasso 10, divenuta epicentro di molteplici attività aperte a tutti e tutte (studio, svago, convegni, coworking, ma anche centro estivo e assemblee condominiali) il progetto Yalla, condotto dalle associazioni AIA e Generazione Ponte, si è diramato sul territorio del quartiere, coinvolgendo centinaia di persone, giovani soprattutto ma non soltanto: dalle passeggiate ecologiche di gruppo, per raccogliere rifiuti abbandonati in strada e nei giardinetti, fino alle attività sviluppate in questi ultimi per ribadire l’importanza degli spazi pubblici e del loro corretto uso. Centinaia di persone, immigrate e no, hanno poi partecipato a un evento in occasione del Ramadan, tenutosi presso il giardino Pellegrino. Yalla comprende anche un progetto di collaborazione con la Circoscrizione 7 per la manutenzione del giardino Alimonda.
Yalla Aurora (in arabo, yalla significa “andiamo!” ) è uno dei 19 progetti selezionati e finanziati dalla Città di Torino nel quadro dell’iniziativa ToNite, per favorire la sicurezza nei territori tramite iniziative di aggregazione e coesione sociale.
Apprezzamento per l’iniziativa è stato espresso da tutti gli intervenuti e intervenute, sia del Consiglio comunale che della Giunta.
Claudio Raffaelli