“Da parte della Città il pieno e convinto sostegno a iniziative come quelle di oggi utili a informare, sensibilizzare e riflettere sulle disastrose conseguenze che i conflitti armati provocano sulle popolazioni civili e ad affermare che la cultura della pace è il ripudio della guerra”.
Questo il messaggio che il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Domenico Garcea, ha portato questa mattina alla cerimonia promossa dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Piemonte e Valle d’Aosta, in occasione della Quinta Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo.
L’iniziativa per la prima volta si è svolta in piazza Risorgimento, un luogo, ha sottolineato Garcea, che con la presenza di un rifugio antiaereo, è un simbolo della drammaticità del conflitto bellico vissuto dai torinesi.
Sono significativi i numeri relativi alle guerre, ha sottolineato il vicepresidente, ma soprattutto le testimonianze danno la dimensione del dolore vissuto durante o anche dopo i conflitti, testimonianze come quella di Nicolas Marzolino, che egli stesso ha raccontato questa mattina, che ha narrato come un ordigno inesploso durante la guerra, ritrovato nel 2013 da lui ragazzino e da alcuni suoi amici, sia deflagrato portandogli via una mano e la vista.
Alla cerimonia, aperta dal presidente dell’Associazione Fabio Sarzi Amadè, ha preso parte anche il sindaco di Colleretto Castelnuovo che ha sottolineato come i piccoli comuni di montagna abbiano ospitato centinaia di famiglie durante la seconda guerra, un esperienza che ancora oggi, ha sottolineato, caratterizza lo spirito di accoglienza di tante piccole comunità.
Federico D’Agostino