E’ stato il Consigliere comunale Marco Chessa a dare il calcio d’inizio della quarta edizione della Toret Cup Egyptian edition, il torneo di calcio a 5 Lgbt disputato sabato 17 novembre al centro sportivo Ruffini di via San Paolo.
Il torneo organizzato dalla Asd Toret Torino ha visto la partecipazione di 16 squadre, per un totale di 150 tra giocatori e giocatrici provenienti da tutta Italia, con la presenza di oltre 200 ospiti. Nel corso della giornata, è intervenuta anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino.
Per la cronaca le prime tre squadre in classifica sono risultate la As Tronzi, i Bugs Bologna e i Nanb Milano.
La manifestazione fa parte del progetto nazionale Uisp #uncalcioallomofobia, focalizzato sull’inclusione e nell’uguaglianza nel rispetto delle diversità di genere, orientamento sessuale, razza, religione e ideologie politiche. Ogni anno, nell’ambito del progetto, vengono organizzati tornei Lgbt di calcio, pallavolo, beach volley, tennis e molti altri sport; tramite il gioco del calcio, si vuole abbattere lo stereotipo, che questo sport sia solo per il genere maschile eterosessuale.
L’evento è stato l’occasione per presentare il libro “Giochiamo anche noi- L’Italia del Calcio Gay” di Francesca Muzzi, un viaggio attraverso le squadre omosessuali di calcio da Torino a Milano per passare da Firenze fino a Napoli.
A margine dell’iniziativa, il consigliere Chessa nel rappresentare la Città all’iniziativa, ha commentato: “L’omosessualità nel calcio è un argomento ancora troppo lontano dall’essere trattato con l’importanza che merita. La forte omertà, e la paura di prendere posizioni più in linea coi tempi che stiamo vivendo, fanno sì che il mondo calcistico sia decisamente arretrato sull’apertura alla trattazione del tema.
“Per fortuna, nella sua base, qualcosa si muove: credo che lo sport rappresenti il veicolo giusto per dare una risposta a chi vuole far indietreggiare i diritti nel nostro Paese”.
(Roberto Tartara)