In Piemonte e in particolare l’area circostante Torino, c’è un grande polo aerospaziale che conta 10mila addetti distribuiti in 6 grandi aziende, oltre 400 piccole e medie imprese, 3 atenei e 3 Centri di ricerca che lo rendono un riferimento ad alto contenuto scientifico e un’eccellenza a livello internazionale. Alcune grandi aziende gruppi industriali (come Alenia, Avio, Selex e Galileo) sviluppano e producono sistemi avionici, radar, simulatori di volo, propulsori spaziali, telecomunicazioni alla difesa.
Il Distretto aerospaziale Piemonte, è diventato, nel 2019, un’associazione alla quale ha aderito, nello stesso anno, la Città di Torino, in qualità di socio fondatore. L’associazione si pone come obiettivo lo sviluppo e il consolidamento di un distretto tecnologico aerospaziale nel Piemonte e la promozione delle eccellenze del settore presenti sul territorio.
Il Consiglio comunale (nella seduta del 18 gennaio) ha approvato alcune modifiche apportate allo Statuto dell’associazione. La più rilevante è l’istituzione della figura di vicepresidente (oltre a quello nominato dalle aziende) designato dal presidente, che si occuperà specificatamente di stabilire obiettivi di particolare importanza nell’ambito delle attività del Distretto.
Altre modifiche nel Consiglio direttivo: i consiglieri componenti passano da un minimo di 11 a un massimo di 15 aumentano a un minimo di 13 a un massimo di 19.
I consiglieri nominati dalle grandi imprese e piccole e medie imprese aumentano di un consigliere (le prime passano da un massimo di 5 consiglieri a un massimo di 6 e le Pmi da un massimo di 4 consiglieri a 5 consiglieri).
Tony De Nardo