Covid19: chieste ulteriori misure per ridurre il sovraffollamento in carcere

Monica Cristina Gallo, Garante per i diritti dei detenuti di Torino

 

I Garanti regionali, provinciali e comunali per i diritti dei detenuti, tra i quali la Garante del Comune di Torino, Monica Cristina Gallo, hanno rivolto un appello al Capo dello Stato, al Parlamento, ai Presidenti delle Regioni e ai sindaci perché siano introdotte, in questa fase di emergenza sanitaria, ulteriori misure finalizzate alla riduzione della popolazione carceraria.
La Conferenza degli oltre 60 garanti territoriali sottolineano come i provvedimenti legislativi presi dal Governo siano largamente al di sotto delle necessità e non garantiscano il necessario distanziamento sociale richiesto a tutta la popolazione per il contenimento dell’epidemia in atto nel nostro Paese.
Se anche raggiungessero tutti i potenziali beneficiari (6000 detenuti, secondo il Ministro della Giustizia), spiegano i Garanti, le misure sarebbero insufficienti, come recentemente sottolineato dal Consiglio superiore della magistratura, dall’Associazione nazionale magistrati, dall’Unione delle Camere penali e dall’Associazione dei docenti di diritto penale a fronte di un sovraffollamento sostanzialmente di almeno diecimila persone.
I Garanti delle persone private della libertà, quindi, fanno dunque appello al Presidente della Repubblica, quale supremo garante dei valori costituzionali in gioco, ai Sindaci e ai Presidenti delle Regioni, delle Province e delle Aree affinché nell’esame del decreto-legge contenente le norme finalizzate alla riduzione della popolazione detenuta vengano adottate misure molto più incisive e di automatica applicazione, in grado di portare nel giro di pochi giorni la popolazione detenuta sotto la soglia della capienza regolamentare effettivamente disponibile.
Nel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, i detenuti erano, a inizio anno, circa 1500 per una capienza di poco superiore ai 1000 posti.

Federico D’Agostino