In sedici anni l’associazione Il Treno della Memoria ha accompagnato oltre 50mila studenti italiani nella visita dei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau. Un’impegnativa operazione di memoria storica, necessaria per mantenere vivo il ricordo dell’Olocausto in un tempo in cui, per motivi anagrafici, i protagonisti di quei tragici eventi stanno inesorabilmente diminuendo. Da cinque anni poi, nel Giorno della Memoria l’associazione organizza un incontro al Palazzetto dello sport di Parco Ruffini, “Per non dimenticare!”, che coinvolge 4mila studenti torinesi nell’ascolto della testimonianza di un sopravvissuto ai lager. A raccontare la sua esperienza, questa mattina è stato Oleg Mandić, nato italiano in una famiglia prima austriaca, poi croata, internato e sopravvissuto ad Auschwitz. Mandić, che oggi ha 88 anni, ha scritto un libro sulla sua tragica esperienza e ha dedicato parte della propria vita a portare la sua testimonianza in giro per il mondo.
All’incontro di questa mattina ha partecipato anche il consigliere comunale Fabio Versaci che, nel portare il saluto della Città e ricordando la sua esperienza personale di studente in viaggio con Il Treno della Memoria, ha invitato a non sottovalutare la portata dell’Olocausto e ha esortato i giovani presenti al Palasport a diventare, a loro volta, testimoni verso le future generazioni, per evitare l’oblio su una tragedia vissuta da milioni di donne e di uomini.
Marcello Longhin