Parco Michelotti, in corso Casale sulle rive del Po, un tempo sede dello zoo di Torino tornerà ad essere un parco accessibile al pubblico, dopo anni di abbandono. Non c’è ancora una data certa ma l’obiettivo della Città è renderlo fruibile dalla primavera 2021.
Oggi un sopralluogo della commissione Ambiente presieduta da Federico Mensio, ha consentito di fare il punto della situazione, insieme ai consiglieri della Circoscrizione 8 e all’assessore all’Ambiente Alberto Unìa.
Proprio Unìa ha spiegato che l’obiettivo è quello di demolire tutte le strutture presenti, un tempo adibite a ricovero per gli animali, e negli anni, in alcuni casi, anche diventati riparo per clochard e sbandati.
La demolizione non interesserà l’ex rettilario, per il quale esistono vincoli della Soprintendenza legati alla facciata e che è già stato messo a bando dalla Città.
Ai lavori di demolizione si aggiungeranno quelli di bonifica e di sistemazione dell’area, nonché la rimozione della recinzione in ferro, per un costo complessivo che dovrebbe aggirarsi sui 500 mila euro.
Da parte di alcuni consiglieri, la richiesta di valutare comunque la possibilità che vengano mantenuti o ricostruiti locali da adibire a servizi di vario tipo e la possibilità che, in un’area specifica del parco, venga ricostruita la storia del luogo.
Andranno persi i murales che artisti torinesi e internazionali avevano dipinto negli anni passati proprio sulle pareti degli edifici che verranno abbattuti, ma le precarie condizione dei muri non ne consentirebbero il recupero.
Tuttavia la loro memoria a partire dalla celebre Tigre non sarà perduta essendo conservata all’interno di un libro fotografico realizzato dalla Città nel 2013.
Federico D’Agostino