Torino è la città più verde d’Italia. Ma quali sono i numeri che caratterizzano il patrimonio arboreo e conferiscono alla città questo primato?
Nella riunione della commissione Ambiente, presieduta da Federico Mensio, che si è svolta questa mattina a Palazzo Civico, i dirigenti del settore che si occupa della gestione del verde pubblico hanno presentato la stato degli alberi che abbelliscono i viali e i parchi sotto la Mole.
Torino ha oltre 160 mila alberi, 110 mila in città oltre 50 mila nel boschi collinari. Nel sistema dei viali alberati, che è lungo oltre 450 km, (il primo viale alberato risale al 1817) la specie più diffusa è il platano (30%).
Ma qual è l’età degli alberi? Il 5% ha oltre 90 anni, il 35% tra i 50 e 90. Hanno una dimensione media superiore ai 20 metri.
Considerato un valore medio di 1500 euro ad albero, il patrimonio economico arboreo ammonta a circa 240 milioni di euro.
Gli alberi, è stato sottolineato, si sono sviluppati nei decenni insieme alla città, spesso subendo le trasformazioni che hanno coinvolto le aree di pertinenza, la stratigrafia, lo spazio sotterraneo.
L’inquinamento, le interferenze con i manufatti, gli usi del suolo e del sottosuolo hanno in molti casi provocato danni tali da ridurre le aspettative di vita delle piante.
Tra il 2013 e il 2016, a causa della ristrettezza di risorse economiche, il numero degli alberi abbattuti è stato superiore a quelli nuovi: nel 2013 il saldo negativo è stato di 344 alberi, 773 nel 2014, 1013 nel 2015. Nel 2016 si è invertita la tendenza: sono stati piantati 1620 alberi, ne sono stati abbattuti per motivi di sicurezza 850 con un saldo positivo di 770.
Federico D’Agostino