Per la gestione del verde pubblico, sia orizzontale che verticale, la Città di Torino potrebbe in futuro procedere a uno o massimo due appalti (global service), forse già a partire dalla fine di maggio 2020.
Un modo per garantire un servizio di qualità, nonostante la diminuzione del personale.
Lo ha spiegato l’assessore all’Ambiente Alberto Unia il 19 marzo 2019, in una seduta delle Commissioni VI e I, presieduta da Enzo Lavolta, convocata per verificare lo stato di attuazione di una mozione approvata lo scorso 21 maggio dal Consiglio Comunale sull’efficientamento del sistema di gestione del verde pubblico a Torino (primo firmatario: Federico Mensio).
È allo studio anche l’ipotesi di affidare lo sfalcio basandosi sull’altezza dell’erba e non più sul numero di interventi, come invece accade ora. Un sistema adottato con successo – ha spiegato Unia – dal Comune di Bologna, con il quale si è confrontata l’Amministrazione torinese.
Mensio ha poi auspicato che entro il 2019 si possa procedere all’assunzione di almeno 5 giardinieri, come previsto dal documento approvato dalla Sala Rossa, anche per diminuire l’età media del personale. Il numero dei giardinieri così salirebbe a una cinquantina (in passato erano una novantina).
Massimiliano Quirico