Ci fanno imprecare quando scatta il rosso, ma quando è verde tiriamo un sospiro di sollievo. In ogni caso, i semafori garantiscono sicurezza e regolarità del traffico privato e pubblico, nonché di pedoni e ciclisti. Ma quanti ce ne sono a Torino, di impianti semaforici? Un bel po’, secondo i dati oggi forniti durante la riunione delle Commissioni Viabilità, Patrimonio e Ambiente: sono infatti 652, strutturati su più di novemila sostegni, con 12.563 lanterne di tipo tradizionale e 5898 a LED, alle quali vanno aggiunte 783 lanterne a LED da 42 volt.
Ci sono anche 66 impianti di segnaletica luminosa, ad esempio di attraversamento pedonale, 7 dei quali con alimentazione fotovoltaica. E non è finita, perché ci sono anche gli impianti samaforici per le biciclette (174), quelli dedicati ai mezzi pubblici (983) e 737 dispositivi per non vedenti posizionati su 83 diversi impianti semaforici. Un apparato tecnico poderoso, il cui funzionamento è garantito da IREN in collaborazione con il Comune e con 5T, che consuma poco più di 6,00 GWh (gigawatt/ore).
La manutenzione è capillare, anche perché 340 impianti su 652 hanno più di vent’anni di vita, e molti di essi anche più di trenta. Se si considera che, come hanno spiegato i tecnici di Iren, la vita media di un impianto semaforico è di soli 15 anni, si può ritenere che il sistema di manutenzione sia piuttosto efficiente. Oltre tutto, la percentuale giornaliera di impianti in disservizio per guasto, nel 2018 è stata di poco inferiore allo 0,2%, con un picco nel mese di luglio che non ha tuttavia superato lo 0,31%: in parole povere, uno, massimo due impianti guasti.
Nel secondo semestre del 2019 inizierà la graduale sostituzione delle lanterne semaforiche di tipo tradizionale con nuovi modelli a risparmio energetico da soli 8 watt (in luogo dei 60 attuali).
Claudio Raffaelli