Ai sensi dell’articolo 50 comma 4 del Regolamento del Consiglio Comunale, è stata verificata oggi in Sala Rossa una mozione sulla “Repressione dei crimini di odio”, approvata dal Consiglio l’8 novembre 2017 (prima firmataria: Eleonora Artesio – Torino in Comune), che impegnava Sindaca e Giunta a presentare al Consiglio comunale la costituzione di uno sportello o di un servizio o di un osservatorio sugli episodi di espressione di odio o di istigazione alla discriminazione rilevati nella città, eventualmente di concerto o in coordinamento con altre iniziative esistenti pubbliche o del pubblico-privato.
In aula è intervenuto l’assessore ai Diritti, Marco Giusta, che ha dichiarato che, da un lato, non vengono più assegnati spazi pubblici ad associazioni che non si riconoscono nei valori costituzionali, dall’altro Torino sta partecipando a progetti europei per migliorare le capacità di forze dell’ordine e polizia municipale di contrastare i crimini di odio. Ci sono già stati – a febbraio e aprile – i primi due moduli formativi. E il prossimo 29 settembre associazioni di comunità potranno incontrare forze dell’ordine per condividere strategie e percorsi comuni, creando un momento di dialogo facilitato e un rapporto di reciproca fiducia. Il primo quartiere in cui verrà attivato il progetto sarà Aurora. Successivamente, verrà costituita una rete per il contrasto al razzismo. L’Amministrazione – ha concluso – sta inoltre lavorando anche per ricostruire spazi in cui le persone possano denunciare episodi di discriminazione e odio in un ambiente adeguato.
La capogruppo Artesio si è augurata che nel frattempo il clima delle relazioni sociali in città non diventi irrespirabile: “Ci sono casi, episodi e manifestazioni che rendono sempre più evidente l’esistenza di livelli di intolleranza che possono essere serenamente esibiti perché non se ne teme più la censura. La Giunta ci rassicura sempre che sta lavorando e che interverrà, ma intanto la realtà scorre e nulla succede dal punto di vista istituzionale e pubblico”.
La consigliera Viviana Ferrero (M5S) si è dispiaciuta per l’atteggiamento della consigliera Artesio e ha chiarito come la Commissione Diritti e Pari opportunità stia lavorando con le associazioni per contrastare discriminazioni e favorire il multiculturalismo e ha invitato tutte e tutti a continuare a lavorare insieme per il bene della città, per eliminare l’odio causato dalla mancanza di conoscenza dell’altro.
Massimiliano Quirico