Sabato 26 maggio al Teatro Vittoria si è tenuto il primo appuntamento per rilanciare la “Carta Etica dello Sport in Piemonte”, uno strumento che la Città di Torino e la Regione Piemonte possiedono dal 2006 quando la Carta Etica entrò a far parte dello Statuto dei Giochi Olimpici Invernali.
La Carta Etica era entrata a far parte dello Statuto delle Olimpiadi di Torino 2006 per la prima volta nella storia olimpica e nel 2009 la Fondazione Post-Olimpica “20 Marzo” l’ha ridisegnata per tutti i praticanti dello sport in Regione.
Oltre un centinaio di sindaci, sui 1.202 operativi in Regione, hanno dato vita all’evento organizzato dall’Associazione Etica e Sport; i Comuni sono stati invitati ad aderire alla campagna di rilancio prevista per il 2018.
Alcuni Comuni completeranno il dibattito sul proprio territorio con manifestazioni locali, sulla falsariga dell’evento di apertura di Volpiano con le mini Olimpiadi dell’inizio di maggio.
Il consigliere comunale Marco Chessa, nel portare il saluto della sindaca Chiara Appendino, ha commentato: “Lo sport vive e prospera finché è supportato dalla passione di ciascuno. E’ un fattore di coesione sociale, di integrazione, di aiuto a migliorare la qualità della vita del singolo e della collettività. Ma è indispensabile che i valori fondanti della pratica sportiva vengano rispettati a tutti i livelli: dai grandi campioni che sono esempi, ai giovani che non devono farsi attrarre da un successo facile, usando scorciatoie proibite”.
Nalle foto: Teatro Vittoria. Al centro Marco Chessa del Comune di Torino. Sulla sinistra Giorgio Viglino (Associazione Etica e Sport); a destra il giornalista Darwin Pastorin.
(R.T.)