Si è tenuta questa mattina a Cavoretto la cerimonia di intitolazione di una spiazzo del Parco Europa al grande musicista piemontese di origine ebraiche, Leone Sinigaglia.
Sinigaglia fu compositore e professore di musica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, dove aveva anche studiato.
Autore di musica camerale e orchestrale eseguita nelle più importanti sale d’Europa e America, fu allievo di Eusebius Mandyczewski e amico di Jhoannes Brahms e Antonín Dvořák.
Nella seconda parte della sua vita, che Sinigaglia trascorse nell’amata Cavoretto (viveva in strada dei Ronchi, dove gli faceva visita il suo amico Arturo Toscanini), si dedicò alla raccolta e alla trascrizione in musica dei canti popolari piemontesi appartenenti alla tradizione orale.
Leone Sinigaglia, ricercato per le sue origini ebraiche, morì nel maggio del 1944 durante un ricovero all’Ospedale Mauriziano. La sincope che l’uccise mentre lo arrestavano, gli risparmiò probabilmente una fine assai più dolorosa.
Era presente alla cerimonia di intitolazione il Presidente del Consiglio Comunale, Fabio Versaci, che ha sottolineato come quella di Sinigaglia sia una figura tutta da riscoprire, la figura di un uomo che “ha scoperto l’importanza della musica popolare in un periodo storico in cui la gente comune ancora cantava”. È intervenuto successivamente il Professore emerito di Storia della musica dell’Università degli Studi di Torino, Giorgio Pestelli, che ha voluto rimarcare come la piazzetta del Parco Europa sia il luogo perfetto per ricordare Sinigaglia, che “era la dimostrazione di come si può essere completamente torinesi e allo stesso tempo completamente europei”.
Hanno preso la parola durante la cerimonia anche Valeria De Bernardi, docente del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, Carlo Bassi, presidente del Centro d’incontro di Cavoretto, Davide Ricca, presidente della Circoscrizione 8, e Manlio Cornelio Levi, ex presidente della Circoscrizione 8 e promotore dell’iniziativa dedicata a Sinigaglia.
A fine cerimonia, dopo l’Inno Nazionale, cantato assieme agli alpini di Cavoretto, i bambini delle classi prima e quinta della scuola primaria Balbis-Garrone di Cavoretto, si sono esibiti con una canzone-simbolo della tradizione piemontese e moncalierese, tanto da dare il nome, “Lunetta”, alla maschera tipica della città: “La Luna ‘d Moncalé”. Una delle quasi 500 melodie popolari riscoperte e musicate da Sinigaglia nei primi anni del ‘900.
Alice Amari (Università degli Studi di Torino)