Tra hammam e mercato sociale, servizi per i cittadini in zona Cenisia

Uno dei locali del hammam allestito nella Social Factory di via Luserna di Rorà
Quelli che erano i bagni pubblici di via Luserna di Rorà 8, in zona Cenisia, erano chiusi da vari anni: ora, stanno diventando un centro di servizi per la popolazione del quartiere e delle aree limitrofe. Il presidente Vincenzo Camarda ha guidato un sopralluogo dei consiglieri e consigliere della IV commissione Servizi sociali. Accolta da Bruno Ferragatta, responsabile del progetto per l’Associazione Terza Settimana, la delegazione della Sala Rossa ha effettuato un tour dei vari servizi attivi (o in procinto di essere attivati) presso lo stabile, una palazzina su tre piani fuori terra risalente agli anni Novanta, di proprietà comunale.
Bruno Ferragatta, Associazione Terza Settimana
La gamma dei servizi offerti alla cittadinanza dalla “Social Factory” di via Luserna di Rorà spazia dal cibo distribuito nel Social Market (3000 passaggi dallo scorso giugno a oggi, su segnalazione di varie associazioni benefiche come la Caritas Diocesana) al centro Soul Kitchen, che accoglie ragazzi e ragazze reduci dall’ospedalizzazione o da soggiorni in comunità per disturbi alimentari quali anoressia o bulimia, per garantire una buona transizione nel reinserimento nei loro contesti familiari: un progetto, questo, finanziato dalla compagnia di San Paolo e gestito all’ASL: finora ha gestito una quindicina di casi.
Ma in via Luserna di Rorà ci si può rivolgere anche ad Argine, un presidio psicologico di quartiere a cura degli specialisti dell’associazione Cactus Psicologia, così come ottenere appoggio per l’espletamento di pratiche in versione digitale, servizio a cura della Circoscrizione 3.
Al termine del sopralluogo dei consiglieri e consigliere, un riepilogo del progetto
I bagni pubblici sono stati riattivati, dopo un restyling rispettoso del loro passato ultracentenario (realizzato con fondi Pnrr, come parte di tutto il progetto relativo alla struttura) che li rende soggetti alla tutela della Soprintendenza ai Beni architettonici. Bagni che non sono frequentati soltanto da persone senza fissa dimora, ma da residenti del quartiere, a partire da persone anziane che temono i pericoli che possono derivare dal fare il bagno o la doccia da soli, nel caso di uno scivolone o di un malore.
Ormai allestita e prossima all’operatività è l’area hammam, con docce e salette per la sauna, mentre il progetto complessivo prevede a breve termine l’efficientamento energetico tramite una tettoia fotovoltaica e un servizio serale di birreria, gestito in collaborazione con Piazza dei Mestieri, in un ampio salone seminterrato di fronte all’orto urbano annesso alla struttura.
(Claudio Raffaelli)