Un nuovo canile sanitario e aree per cani randagi

Il canile rifugio di strada Cuorgnè

La Città realizzerà un nuovo canile sanitario. Sorgerà in strada Cuorgnè, nei pressi del canile rifugio nell’area cosiddetta dei “dinosauri”. Lo ha annunciato questa mattina l’assessore Francesco Tresso, nel corso della commissione Ambiente, presieduta da Amalia Santiangeli, organizzata per avere un quadro sui canili ma anche, più in generale, sulla situazione del randagismo e sulla presenza delle colonie feline.

Il canile sanitario, che accoglie i cani vaganti e/o incidentati recuperati sul territorio cittadino, è obbligatorio secondo le normative nazionali. Oggi, per questo scopo, la Città affitta i locali dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali). Qui gli animali vengono sottoposti per 10 giorni all’osservazione sanitaria, prima del trasferimento al canile rifugio per un’eventuale adozione.

L’attuale struttura dispone di dieci posti, tutti occupati. Nel canile rifugio, invece, i cani sono 176, su cento disponibili, mentre i gatti sono 66. Per tutti questi animali, la speranza di un’adozione, attraverso un percorso guidato e monitorato, mediante la ricerca della compatibilità degli animali con i soggetti adottivi, anche in relazione all’ambiente di residenza, un percorso di accompagnamento che vede anche l’ausilio di un istruttore.

Un capitolo a parte merita il fenomeno del randagismo che coinvolge, ormai da decenni, alcuni cani che soggiornano nei pressi del parco dell’Arrivore, cani selvatici, in qualche modo abituati alla presenza dell’uomo ma non nelle condizioni di essere adottati.

Oggi sono ancora 12 i cani in libertà, mentre sono stati 10 i cani adulti catturati nel 2023 e 7 nel 2024. Il numero dei cuccioli portati al canile, invece, ammontano a 46 lo scorso anno e a 50 nell’anno in corso.

Per i cani randagi, è già stata predisposta un’ampia area in via Germagnano (e presto ne sarà realizzata una seconda), un contesto ampio, recintato con accorgimenti antiscavalco e antiscavo, dove i cani, una volta trasferiti, avranno ripari, luoghi per essere nutriti e potranno vivere in un contesto di semicattività ed essere costantemente controllati. Il costo di questi interventi si aggira sui 120 mila euro per le recinzioni, oltre a 40 mila per la sistemazione degli alberi e della pulizia dell’area.

Sono invece 417 le colonie feline in città, gruppi di gatti liberi che vivono e frequentano lo stesso territorio in cui trovano tutte le risorse necessarie per sopravvivere: cibo, acqua, rifugi adatti, aiutati in genere da volontari. Il canile/gattile offre servizi di sterilizzazione per i gatti, assistenza sanitaria dei gatti malati e/o incidentati rinvenuti sul territorio, consegna casette per il ricovero, inserimento nel circuito adozioni dei cuccioli, se confidenti, provenienti da colonie feline, previa verifica disponibilità.

Nelle colonie feline, alla data del 30 novembre sono state effettuate 130 sterilizzazioni. Erano state 124 lo scorso anno e 96 nel 2022.

Federico D’Agostino