Consegnato il Premio Bouchard

Martedì 26 novembre, nella “Sala da ballo” di Palazzo Reale, la presidente della Commissione cultura, Lorenza Patriarca, ha partecipato alle celebrazioni per la Giornata della Deputazione subalpina di Storia patria. La cerimonia è stata divisa in due momenti: nella prima parte Luigi Provero, docente dell’Università degli studi di Torino, ha tenuto una lectio magistralis sul tema “La produzione dei confini nel medioevo”; nella seconda, Piera Egidi Bouchard, a nome dei colleghi della commissione giudicatrice Claudio Bermond, Grado G. Merlo e Sergio Roda, ha consegnato il premio “Giorgio Bouchard” a Federica Pucci, per la sua ricerca: “Il fondo librario Giorgio Spini. Dalla catalogazione alla valorizzazione della collezione donata alla Biblioteca Civica Salucci-Spini di Aulla”. Il premio intitolato a Giorgio Bouchard, per anni moderatore della Tavola Valdese, viene consegnato agli autori di tesi di laurea e di dottorato che hanno per oggetto le minoranze religiose e i loro intrecci con la #storia e con la società civile. Giova ricordare che la Deputazione subalpina di Storia patria, che ha sede in Palazzo Carignano, venne fondata nel 1833 dal re Carlo Alberto con l’obiettivo di reperire antichi documenti riguardanti la storia dei territori dello Stato, pubblicarli e diffonderli presso le istituzioni storiche e gli studiosi in Italia e all’estero. Cancellata dal regime fascista, dal secondo dopoguerra la Deputazione subalpina ha ripreso l’attività editoriale nell’interesse delle conoscenze della scienza storica. “La Deputazione subalpina si distingue per la qualità scientifica dei suoi studi, delle pubblicazioni e per la sua ricca biblioteca specialistica” ha commentato Patriarca portando il saluto della Città. E ha poi continuato sottolineando come la promozione della storia e delle radici locali siano strumenti di comprensione profonda dei fenomeni e delle trasformazioni. “In questo senso – ha poi concluso – auspico che la Deputazione subalpina si impegni in iniziative di diffusione degli studi anche al di fuori degli ambiti più strettamente accademici dove la sua attività scientifica è apprezzata e riconosciuta, aprendosi al coinvolgimento delle scuole secondarie e dell’università anche in prospettiva di orientamento.

Marcello Longhin