Coraggio, rispetto, inclusività, parole importanti sulle quale si sono confrontate donne imprenditrici appartenenti al Comitato per l’imprenditorialità femminile, nel corso di un incontro che si è svolto questa mattina al teatro Q77, durante il quale è stato affrontato il tema dei diritti e della parità sui luoghi di lavoro. Parole chiave alle quali altre se ne sono aggiunte nella mattinata che hanno dato vita ad un manifesto colorato, diventato la sintesi dell’intero dibattito.
La presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, ha fatto riferimento al tema della consapevolezza. “Se è vero che siamo nelle condizioni di dover agire su un gap culturale, poichè le violenze di genere scontano un ritardo di tipo culturale nel nostro Paese, la consapevolezza, anche attraverso la formazione, fa sì che il gap possa colmarsi, e si possa evitare la presenza di stereotipi duri a morire e con modelli solamente maschili, escludenti. “I luoghi di lavoro, ha evidenziato, non solo sono luogo protetto e di opportunità ma anche un luogo dove poter trovare aiuto e aprirsi verso l’esterno”.
Con riferimento all’attività svolta all’interno dell’Amministrazione comunale, la Presidente ha sottolineato come molto sia stato fatto per mettere le persone nelle condizioni di denunciare le situazioni che impediscono di svolgere serenamente la propria attività professionale.
Il ruolo delle donne nelle aziende è sempre maggiore, ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio, Dario Gallina, che ha affermato come il contributo femminile non sia solo in termini di rispetto ma rappresenti un valore aggiunto nel lavoro di squadra, tuttavia ponendo l’accento sugli ultimi dati che vedono una leggera flessione dell’imprenditorialità femminile.
Per la prima volta, 24 realtà locali hanno deciso tutte insieme di ragionare sul tema della violenza di genere nei luoghi di lavoro. Questo rappresenta, per la presidente del Comitato Brigitte Sardo, un grande lavoro di squadra, una rete che si estende anche alle donne delle Istituzioni che fanno parte della nostra città.
Federico D’Agostino