Dare visibilità a tutte le disabilità

Dare visibilità a chi non ce l’ha. Nella seduta del 22 novembre 2024 delle Commissioni Quarta, Prima e Quinta, presieduta da Pietro Tuttolomondo (PD), è stata presentata una proposta di mozione firmata congiuntamente dai consiglieri Pd Vincenzo Camarda, Amalia Santiangeli e Angelo Catanzaro che chiede di dare maggiore “visibilità” a tutte le disabilità. Ad esempio, anche a quelle che sono dovute malattie ad atrofia muscolare spinale, sclerosi multipla, fibromialgia, miastenia, cardiopatie, incontinenza, patologie intellettive, sensoriali e altre, sia per problematiche momentanee che definitive, oppure malattie allo stadio iniziale che diventano più evidenti con il tempo.

Il documento – ha spiegato Vincenzo Camarda (PD) – invita sindaco e Giunta Comunale a farsi parte attiva per promuovere una campagna di sensibilizzazione sul tema delle disabilità “invisibili”, formando adeguatamente il personale che opera nei luoghi quali ad esempio gli uffici pubblici e i luoghi di cultura e provando a individuare sponsor privati per sostenere la diffusione del “cordino con i girasoli (Sunflower)”: un nastro verde scuro da appendere al collo in caso di disabilità invisibile.

Camarda si è quindi augurato che Torino possa diventare la “capitale” dei diritti delle persone con disabilità.

Nel dibattito in Commissione, Angelo Catanzaro, lamentando l’assenza dell’assessore in aula (assente, come comunicato al presidente della Commissione, perché impegnato ad accompagnare una visita istituzionale di funzionari del Ministero degli Interni e dell’Anci nell’ambito del progetto di accoglienza per migranti LgNet), ha ringraziato il primo firmatario dell’atto per la redazione del documento.

Per Amalia Santiangeli (PD) l’atto non è solo simbolico, ma può servire a promuovere il benessere delle persone fragili.

Federica Scanderebech (Forza Italia) ha proposto un emendamento alla mozione per chiedere una maggiore impegno della Città nel rendere i musei civici più accessibili.

Occorre sensibilizzare su un tema troppo spesso sottovaluto – ha dichiarato Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia), annunciando di aver apposto la sua firma all’atto.

Per Simone Fissolo (Moderati) è necessario promuovere iniziative formative, ad esempio tra il personale delle anagrafi e tra chi gestisce altri servizi al pubblico, per abbattere non solo le barriere architettoniche, ma anche quelle culturali.

Silvio Viale (Alleanza dei Democratici – DemoS), nel sottoscrivere l’atto, ha sottolineato che occorre dare visibilità anche alle persone con disabilità che lavorano nel privato.

Anche Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha annunciato la sottoscrizione del documento, ritenendolo “privo di contenuti ideologici”.

In video-collegamento è intervenuta Giada Morandi, referente del Servizio Passepartout del Comune di Torino, che ha evidenziato la necessità di promuovere una maggiore informazione sulle disabilità invisibili, per diffonderne la conoscenza, utile anche dal punto di vista psicologico.

L’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli ha inviato una nota con cui ha espresso una valutazione positiva della proposta di mozione e ha rimarcato la necessità di una migliore informazione per contrastare i pregiudizi.

La mozione è stata liberata per l’aula e sarà affrontata dal Consiglio Comunale.

Massimiliano Quirico