Nel 2013 i giornalisti hanno regolamentato con un protocollo deontologico – Carta di Milano – il trattamento delle notizie sulle carceri e i detenuti soprattutto nella fase del loro reinserimento in società. Oggi pomeriggio una conferenza ha analizzato il tema nei due poli in apparenza contrapposti; la tutela del diritto di cronaca e al contempo l’attenzione da riservare ai diritti delle persone private della libertà. Il progetto dell’Opera Barolo è giunto al quinto appuntamento del ciclo di conferenze sul carcere, iniziativa ideata per il 160esimo anniversario della morte della Marchesa Giulia Falletti di Barolo, avviato in collaborazione con il settimanale La Voce e Il Tempo e l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Maria Teresa Martinengo ha moderato l’incontro ospitato a Palazzo Barolo dove sono intervenuti: Monica Cristina Gallo – Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino; Bruno Mellano – Garante dei diritti dei detenuti della Regione Piemonte; la giornalista Marina Lomunno; l’insegnante Valentina Albertella; il presidente dell’associazione scuole autonome piemontesi, Tommaso De Luca; il direttore di Antigone, Claudio Sarzotti. All’incontro ha partecipato il presidente della Commissione Legalità del Consiglio comunale, Luca Pidello. Al termine porte aperte alle sale del piano nobile del Palazzo, uno dei più significativi esempi di dimora nobiliare della Torino barocca, per vedere in anteprima il rinnovato allestimento delle vetrine che custodiscono i suoi cimeli e i suoi tesori insieme al nuovo busto che ritrae la Marchesa.
(Roberto Tartara)