Come definire Passpartout? Un luogo di servizi alla cittadinanza, un centro di arte e artigianato, un ambiente al tempo stesso accogliente, creativo e inclusivo. Nella sua ampia sede di corso Unione Sovietica 220/a (parte di quello che era un tempo chiamato “Istituto dei Poveri Vecchi”, edificio del XIX secolo che oggi ospita anche Università e Consorzio Sistemi Informativi) coabitano e creano sinergie servizi comunali, sedi operative di associazioni, laboratori e atelier, gruppi di mutuo aiuto.
Senza dimenticare la struttura di informazione che gestisce pagine web di “Informadisabili”, tra le più visitate nell’ambito del sito internet della Città di Torino (www.comune.torino.it/pass/informadisabili).
La IV commissione Servizi sociali, guidata dal presidente Vincenzo Camarda, ha visitato la struttura ieri pomeriggio. I consiglieri e consigliere hanno potuto visionare i diversi aspetti delle attività e incontrarne i e le responsabili, dal servizio buoni taxi al laboratorio di bigiotteria, dal centro antiviolenza ai progetti contro la discriminazione intersezionale, scoprendo in alcuni casi l’esistenza di progetti molto particolari, come quello che aiuta donne reduci da esperienze traumatiche o con difficoltà di varia natura a rafforzare la propria autostima e capacità decisionale attraverso il make up. I laboratori, è stato sottolineato, sono aperti a tutti e non soltanto alle persone con disabilità.
Colossale la raccolta di opere d’arte (in continuo sviluppo) realizzate da persone con disabilità, che ornano i lunghi corridoi e le ampie sale della struttura: dipinti, disegni, ceramiche. In molti casi, tra l’altro, si tratta di opere tutelate e non cedibili, rappresentative di un quarantennio di attività nei servizi sociali di Torino e del Piemonte e raccolte nell’ambito del Centro Arte Singolare Plurale (CASP, facebook.com/artesingolareplurale). Numerosi dipinti, ceramiche, monili e altri oggetti sono invece in vendita,
Il complesso, è stato spiegato nel corso del sopralluogo, è oggetto di lavori di adeguamento (prevenzione incendi, collegamenti verticali…) con fondi PNRR.
(C.R.)