La petizione al Consiglio comunale, presentata questa mattina durante un Diritto di Tribuna moderato dalla vicepresidente del Consiglio comunale Ludovica Cioria in via Brissogne 39, chiede all’Amministrazione di rivedere la decisione di chiudere la #scuola #materna municipale Aquilone e di non spostare le attività didattiche in altre scuole della zona. L’Aquilone si trova in Borgata Lesna, nel quartiere di Pozzo Strada (Circoscrizione 3), e per i 592 firmatari del documento, la chiusura della struttura priverebbe di un preciso punto di riferimento le oltre 40 #famiglie del quartiere che ne usufruiscono, oltre a mettere a rischio, come conseguenza accessoria, anche la prosecuzione del servizio della vicina scuola elementare Ottino, privata di un importante bacino di rifornimento. Le famiglie, soddisfatte dell’operato di insegnanti e personale che garantiscono un ambiente sicuro e dinamico, pur consapevoli del calo demografico, ritengono che la chiusura dell’Aquilone e la mancanza di nidi comunali e sezioni primavera, siano una pessima prospettiva per la zona. Al contrario, pensano che la creazione di un Polo 0-6, andrebbe nella direzione di rivitalizzare la scuola e rispondere alle necessità della comunità. Sostengono, infine, i promotori della petizione, che chiudere la scuola e abbandonarla al degrado non è ciò di cui Borgata Lesna ha bisogno, convinti che l’imminente arrivo della linea ferroviaria SFM5 e della nuova stazione Le Gru/Lesna, possano contribuire a portare la zona in una nuova fase di riqualificazione e sviluppo. Nel caso, se la Città decidesse di garantire i servizi essenziali per accompagnare questo cambiamento, il ruolo fondamentale di collante sociale che la scuola rappresenta, potrebbe portare significativi benefici per il miglioramento della qualità della vita delle famiglie residenti, mentre la sua chiusura significherebbe, invece, indebolire il quartiere e il tessuto economico locale.
Marcello Longhin