Nella Torino che balla non manca il flamenco

La presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo saluta le ballerine e i ballerini del liceo coreutico
L’insegnante di flamenco, La Sesi

El compás simple e el compás doble, un ritmo semplice o doppio accompagnato dall’uso dei piedi e della voce. Un ballo dove occorre essere percussionisti prima che ballerini. E’ il flamenco dove fantasia e improvvisazione si fondano su codici precisi. Con queste parole è stata introdotta la lezione di flamenco per allieve e allievi del liceo coreutico di via Carcano 31, organizzata nell’ambito di Balla Torino, il grande palcoscenico che ha trasformato scuole, ospedali, mense, piazze e tantissimi altri luoghi della città in vere e proprie sale da ballo. Una postura fiera, un andamento che esalta il bacino accompagnato dalla rotazione di polsi e mani dove è il mignolo che apre e termina la rotazione della mano, che sia protesa in alto o in basso. Alla lezione ha assistito anche la presidente della Sala Rossa, Maria Grazia Grippo, che ha salutato le ballerine e i ballerini del futuro sottolineando come non vi sia nulla di più inclusivo come la danza che unisce storie, culture e provenienze diverse.

Federico D’Agostino