Il ballo non è solo divertimento e Balla Torino, che si svolge in questi giorni, non è soltanto una rassegna di danza come tante altre. Se ce ne fosse stato bisogno lo ha chiarito un convegno svoltosi nella serata di martedì presso la Sala Codici di Palazzo Carignano, nel corso del quale un affollato panel di esperti si è confrontato per tre ore sul tema La città danzante – Azioni e prospettive per un sistema di promozione del ballo a Torino.
La tavola rotonda, uno dei momenti salienti di Balla Torino 2024, ha preso le mosse dal Manifesto per Torino città danzante, un documento analitico e programmatico “per la promozione e lo sviluppo del ballo come strumento di socialità e di ben-essere collettivo”, al quale il Consiglio comunale ha dato la propria adesione la settimana scorsa. Come ha sottolineato la presidente della Sala Rossa, Maria Grazia Grippo, nel corso del suo intervento in apertura della tavola rotonda, l’edizione 2024 di Balla Torino ha visto un netto incremento delle realtà associative coinvolte. Gli eventi che si stanno svolgendo in questi giorni in tanti luoghi della città contribuiscono a sviluppare una riflessione che coinvolge non solo il variegato mondo della danza, ma anche le istituzioni locali e l’ambito accademico e culturale. In una città dove la danza ha radici antiche e, in varie forme, attrae un gran numero di persone, essa costituisce un potente strumento di inclusione e di socializzazione, di salute e benessere e fornisce anche un contributo all’economia locale. Durante il suo intervento, la presidente Grippo ha anche sottolineato l’importanza dell’aver fatto uscire il ballo dai suoi luoghi canonici, proiettandolo in spazi pubblici anche inconsueti come ad esempio gli ospedali o le scuole, segnalando come questo sia in sintonia con l’intenzione sua e dell’Amministrazione comunale di operare per accorciare le distanze fra l’istituzione e la cittadinanza. L’idea, ha proseguito Grippo, è quella di andare oltre la semplice rassegna, verso una politica stabile di promozione e sviluppo di un settore importante e ricco di potenzialità sociali come quello della danza, come sintetizzato dal Manifesto per la città danzante.
La tavola rotonda, alla quale ha portato un breve saluto anche l’assessora Rosanna Purchia, ha visto numerosi contributi, come quelli di Germano Tagliasacchi, direttore della Fondazione Contrada Torino, del docente universitario in storia della danza Alessandro Pontremoli, della presidente del Comitato mondiale per la salute e cura della donna – Federazione internazionale di ginecologia e ostetricia Chiara Benedetto e molti altri.
(Claudio Raffaelli)