L’eredità politica di Mario Virano, nel convegno dell’Associazione consiglieri emeriti del Comune di Torino

Da sinistra, il vicepresidente dell'Associazione Consigieri emeriti, Piero Aceto, la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, il Sindaco Stefano Lo Russo, il presidente di Telt, Daniel Bursaux
La Sala Colonne gremita

Connessione, vincere le distanze per cambiare il futuro europeo” è il titolo del convegno che l’associazione Consiglieri emeriti del Comune di Torino insieme alla società italo francese Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin) ha organizzato a Palazzo Civico dedicato a Mario Virano, già consigliere comunale negli anni ‘80, architetto, amministratore di società pubbliche ma dalle generazioni più giovani conosciuto come commissario straordinaria della linea ad alta velocità Torino Lione e, dal 2015, direttore generale di Telt, incarico ricoperto fino alla sua morte, nel 2023.

La giornata di studio è stata introdotta dal vicepresidente dell’Associazione degli ex consiglieri, Piero Aceto che ha ricordato gli importanti contributi di Virano alla città, in materia di trasporti e urbanistica e la sua ultima battaglia ultradecennale. Una persona, che ha saputo guadagnarsi anche il rispetto dell’opposizione.

Per Telt, per l’Italia e per la Francia, la morte di Virano ha significato una grande perdita, ha evidenziato presidente di Telt, Daniel Bursaux, ricordando come senza di lui, i lavori non sarebbero a questo stato di attuazione. Virano, ha evidenziato, fu la forza trainante del progetto della Torino Lione ma anche uno dei protagonisti della variazione del tracciato, dopo i confronti con i territori, con un’attenzione particolare all’ambiente con, ad esempio, i 130 punti di monitoraggio delle sorgenti e alla sicurezza dei lavoratori.

Tratto caratteristico di Virano è stata la propensione all’azione e la capacità di avere costantemente uno sguardo di prospettiva senza rinunciare a un dialogo costruttivo” ha affermato la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, ricostruendo il carattere poliedrico del personaggio, che seppe declinare le sue passione e i suoi talenti in diversi ambiti come la professione, la politica e l’arte. “E’ stato un visionario realista, dimostrando capacità di trasformare la protesta in proposta e la proposta in lavoro fin dagli anni universitari, mettendo al servizio di tutti le sue competenze”.

Nel suo saluto, il Sindaco Stefano Lo Russo ha espresso parole di gratitudine e affetto nel ricordare Mario Virano. Ha affermato come tutta l’opera di Virano, anche quella antecedente al progetto della Torino Lione sia incentrata su un’impostazione di politica caratterizzata dal limitare il più possibile occasioni di conflitto e di scontro. Ha lasciato un’eredità che va oltre la Torino Lione, ha evidenziato il Sindaco, quella di pensare a nuove grandi infrastrutture che possano generare lavoro e ricchezza. Ci ha lasciato, ha aggiunto, l’obbligo di pensare ad altre grandi infrastrutture verso la Liguria e il porto di Savona. Il miglior servizio alla memoria di Virano, ha concluso Lo Russo, lo facciamo se continuiamo a credere e investire su Torino e il nostro territorio perché Torino ha tutte le caratteristiche per tornare ad essere una grande città europea.

La giornata di studio è proseguita per tutta la giornata con interventi di ex amministratori, tra i quali gli ex sindaci Piero Fassino e Sergio Chiamparino, ed esperti.

Federico D’Agostino