Chi sono le mamme d’Italia? Come conciliano la vita familiare con il lavoro, considerando che una madre su cinque lascia il lavoro entro un anno dalla nascita di un figlio?
È una delle tematiche che verranno affrontate a Torino, nella seconda edizione del festival “Women and the City”, promosso dall’associazione Torino città per le donne, che inizierà mercoledì 9 ottobre 2024 con la cerimonia inaugurale nell’aula Magna della Cavallerizza Reale e si concluderà domenica 13 ottobre alle Fonderie Limone, con l’intervento di Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la donna uccisa a 22 anni dal fidanzato lo scorso novembre.
Il programma è stato presentato il 3 ottobre 2024 durante una seduta della Commissione Diritti e Pari Opportunità, presieduta da Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) da Francine Amsler, vicepresidente dell’associazione Torino città per le donne, e da Elisa Forte, curatrice del festival.
Si parlerà anche di “lavoro povero”, di scienziate e “donne stem” e di scuola e “femminicidio culturale”, ovvero di linguaggio inclusivo e indici paritari, per favorire l’inserimento di donne meritevoli nei libri scolastici.
Ci saranno anche focus su urbanistica e cinema.
Ampio spazio verrà dedicato al contrasto della violenza e del patriarcato, per tendere a un “vero cambiamento culturale, a 360 gradi” – come ha spiegato la vicepresidente Francine Amsler.
Quasi tutti gli eventi si terranno in un’unica location, al Circolo dei Lettori, per favorire la partecipazione.
Auspichiamo in futuro una maggiore collaborazione con il festival – ha dichiarato durante il dibattito in Commissione la presidente Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), annunciando la predisposizione di un atto sulle donne migranti e di un codice etico del Comune di Torino.
Pino Iannò (Torino Domani) ha domandato approfondimenti sui patrocini e sulle location del festival; Angelo Catanzaro (PD) sulle tematiche riguardanti le donne con disabilità e la violenza; Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) sui contributi ricevuti. Ludovica Cioria (PD) ha chiesto se si tratta di un festival femminile o femminista.
Federica Scanderebech (Forza Italia), nel congratularsi per l’organizzazione dell’iniziativa, ha chiesto un maggiore coinvolgimento di tutte le parti interessate.
Femminile e femminista coincidono nella nostra visione del festival – ha dichiarato Francine Amsler. Per portare al centro della discussione temi importanti – ha aggiunto Elisa Forte – che non sono appannaggio di alcuna nicchia: per “sdoganarli” e portarli a un pubblico più ampio possibile.
Massimiliano Quirico