Il sovraindebitamento, un tunnel dal quale è difficile uscire

La rata del mutuo o l’affitto, la rata dell’auto e quella del nuovo smartphone,  il prestito con la banca per fare fronte a spese imprevista… e l’economia familiare va in tilt, si entra in un tunnel dal quale è talvolta difficile uscire.. In un Paese dove il salario medio e il suo potere d’acquisto sembrano divenire ogni giorno meno sufficienti, l’indebitamento sta diventando un fenomeno strutturale, ma a preoccupare è soprattutto quello che viene definito sovraindebitamento, con un cumulo di debiti sproporzionato rispetto al reddito. L’usura, in questi casi, è poi sempre in agguato. Ma i problemi si aggravano quando alla scarsità delle risorse si aggiunge una non adeguata capacità nella loro valutazione e gestione, una scarsa educazione finanziaria tra la cittadinanza, l’imprenditoria e il mondo artigiano.

Uno studio svolto dalla Fondazione Don Mario Operti quantica nel 77% i lavoratori e lavoratrici dipendenti che hanno incorso la “cessione del quinto”, mentre il 23% deve far fonte a pignoramenti di varia natura. I numeri di chi accede a servizi di consulenza e aiuto quali lo Sportello per il contrasto al Sovraindebitamento della Città Metropolitana di Torino o quelli offerti dalla varie Fondazioni (Fondazione S. Matteo, Fondazione Anti Usura CRT, Fondazione don Mario Operti, Co.Mu.Net, Sportello Antiusura Camera di Commercio).

Nel corso della riunione congiunta (presieduta da Vincenzo Camarda) delle commissioni Servizi sociali, Cultura e Lavoro è stata discussa una proposta di mozione avente come firmataria la consigliera Caterina Greco. Il documento, che dovrà essere sottoposto al voto del Consiglio comunale, intende impegnare l’amministrazione di Palazzo Civico ad aprire un proprio “sportello antindebitamento”, organizzare – in collaborazione con altri enti e organismi di settore – dei corsi di formazione e di educazione finanziaria di base su come gestire il denaro, instaurare collaborazioni tra imprese ed enti pubblici sul tema del benessere finanziario. Infine, il Comune dovrebbe promuovere nelle scuole la prevenzione dell’usura e del sovraindebitamento con iniziative didattiche specifiche.

(Claudio Raffaelli)