Ascensori e case ATC, dibattito in aula

Un momento del flash mob organizzato lunedì scorso dai residenti di via Orvieto 1/5

In apertura della seduta odierna del Consiglio comunale, l’assessore Jacopo Rosatelli ha risposto a una richiesta di comunicazioni in aula da parte della consigliera Valentina Sganga sul tema dell’ascensore bloccato da metà giugno nello stabile di via Orvieto 1/5, di proprietà comunale e gestito dall’Agenzia Territoriale per la Casa (ATC). Un caso che era stato portato all’attenzione dei media e delle istituzioni con alcune azioni di protesta da parte dei residenti, tra i quali diverse persone con disabilità motoria o anziane.

L’assessore Rosatelli ha annunciato di essere stato informato da ATC che l’intervento di ripristino è in corso in queste ore, sottolineando come la Città si fosse attivata prontamente nei confronti dell’Agenzia appena messa al corrente della situazione. L’attesa per la risoluzione del problema, intollerabilmente lunga secondo l’assessore, è stata causata dalla mancanza di un pezzo di ricambio che ha dovuto essere realizzato espressamente, dalla ditta costruttrice. L’assessore ha quindi auspicato modalità diverse di approvvigionamento da parte del gestore, ribadendo come le case di edilizia residenziale pubblica debbano garantire l’accessibilità a tutti.

Valentina Sganga (M5S) ha auspicato che in eventuali altre occasioni non siano necessarie proteste di inquini o interventi di esponenti delle istituzioni per ottenere gli interventi di riparazione. Da parte sua, Nadia Conticelli (PD) ha ringraziato l’Amministrazione comunale del suo interessamento, auspicando una diversa gestione da parte di ATC degli appalti di manutenzione e delle disponibilità di ricambi: il caso di via Orvieto, ha concluso, è la punta dell’iceberg di un più ampio problema delle manutenzioni nelle case popolari.

Per Sinistra Ecologista, Alice Ravinale ha sottolineato il pronto intervento da parte dell’assessore nei confronti di ATC, sottolineando l’insufficienza dell’offerta di case pubbliche, dato che a Torino solo il 13% delle richieste vengono soddisfatte.

Domenico Garcea (FI) ha definito legittime le proteste dei residenti, segnalando come non siano da addossare tutte le responsabilità ad ATC e che non tutti i consiglieri parlano di case popolari conoscendone la situazione: la Città di Torino possiede case vuote oppure occupate abusivamente, vanno rese disponibili ed assegnate. Angelo Catanzaro (PD) ha attribuito ai vertici ATC un’insufficiente sensibilità nei confronti del tema delle disabilità, segnalando la necessità di ulteriori stanziamenti da parte dell’Azienda e della Regione Piemonte per le manutenzioni e l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Giuseppe Iannò (Libero Pensiero) ha definito strumentale la richiesta di comunicazioni, dato che l’assessore si era già attivato da giorni, invitando ad evitare ulteriori strumentalizzazioni. Gli spazi pubblici, comprese le case ATC, devono essere accessibili da tutti e in autonomia, ha concluso, proponendo un tavolo di lavoro Comune-ATC-Regione sul tema delle manutenzioni, visto che l’argomento disabilità, ha detto, non ha colore politico.

Infine, Silvio Viale (+Europa-Radicali) ha invitato a discutere del problema delle manutenzioni in Commissione, senza polemiche strumentali.

(C.R.)