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Nel corso dell’assedio del 1706, i soldati che difendevano le mura di Torino portavano la sua immagine cucita sulla giubba dell’uniforme, a simbolica invocazione di protezione dalle pallottole e granate del nemico franco-spagnolo. A più di tre secoli di distanza, la devozione di molti e molte torinesi alla Beata Vergine Consolata è ancora ben viva. Anche quest’anno, infatti, alla tradizionale processione lungo le vie del centro storico hanno preso parte migliaia di persone.
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Il corteo dei fedeli, con alla testa l’arcivescovo Roberto Repole, è come di consueto transitato di fronte alla sede del Comune, dov’era atteso da una folta delegazione dell’esecutivo di Palazzo Civico e del Consiglio comunale, con altre autorità cittadine.
(C.R.)