Fondo Povertà, una mano tesa per le persone in difficoltà

Quando una panchina diventa letto, si ha bisogno di aiuto.

L’importante ruolo del Fondo Povertà nelle politiche sociali dell’amministrazione comunale è stato illustrato ai consiglieri e consigliere nel corso di una seduta della IV commissione Servizi sociali, presieduta da Vincenzo Camarda e alla quale ha preso parte l’assessore Jacopo Rosatelli.

Si tratta, per il 2024, di più di nove milioni di euro (da Fondo sociale europeo, Pon Inclusione, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) che si aggiungono alle risorse proprie stanziate dalla Città. Una cifra significativa, che viene utilizzata su vari ambiti di intervento, ovviamente tutti in campo sociale.

Per fare alcuni esempi, il finanziamento di sostegni a persone e nuclei familiari in situazioni di emergenza sociale, tirocini e cantieri di lavoro finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla loro riabilitazione, il sostegno socio-educativo, incluso il supporto nella gestione delle spese e del bilancio familiare. E ancora, attività quali l’assistenza domiciliare, il sostegno alla genitorialità e i servizi di mediazione familiare e culturale, così come i progetti utili per la collettività (PUC) per i percettori dell’Assegno di Inclusione (ADI) e le attività dirette alle persone senza fissa dimora.

Un aspetto particolare, illustrato in commissione, è quello relativo ai care leavers, ovvero giovani che al compimento della maggiore età vivono fuori dalla famiglia di origine, sulla base di un provvedimento di tutela da parte dell’Autorità Giudiziaria. Ragazzi e ragazze che, accompagnati da tutor, possono scegliere tra percorsi di studio o di formazione professionale e inserimento lavorativo.

(C.R.)